03.12.2025 – Presentato all’ARS l’emendamento voluto da Legambiente e Anci per il rifinanziamento del Fondo regionale per le demolizion
- data Dicembre 03, 2025
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Portare a 5 milioni di euro lo stanziamento del Fondo di rotazione regionale per l’abbattimento degli immobili abusivi a disposizione del Comuni siciliani. Questo il contenuto dell’emendamento voluto da Legambiente e Anci alla manovra finanziaria attualmente in discussione all’ARS e presentato questa mattina in una conferenza stampa alla presenza di Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia, Mario Alvano, segretario generale di Anci Sicilia, Cristina Ciminnisi, deputata del M5s, e Valentina Chinnici, deputata del Pd.
“Abbiamo chiesto ai deputati e alle deputate regionali di presentare questo emendamento e abbiamo trovato piena collaborazione da parte del gruppo del Movimento 5 stelle, rappresentato dall’On. Cristina Ciminnisi, firmataria dell’emendamento, e del gruppo del PD, guidato dall’on. Valentina Chinnici – ha spiegato Tommaso Castronovo – presidente di Legambiente Sicilia -. Ci auguriamo che questa iniziativa ottenga tutto il supporto possibile, anche da parte della maggioranza di governo, perché la tutela dell’ambiente e il rilancio del nostro territorio in termini di legalità, economia virtuosa e bellezza, non siano solo parole di circostanza, ma il frutto di azioni concrete al centro dell’impegno di tutta la politica siciliana, che può dimostrare così di essere una classe dirigente responsabile e attenta allo sviluppo virtuoso della nostra regione, soprattutto in un momento in cui al parlamento nazionale si avanzano idee di nuovi condoni edilizi”.
“Anci Sicilia in maniera convinta sostiene questa iniziativa legislativa come primo elemento in un percorso che consente ai Comuni siciliani di avviare la lotta all’abusivismo edilizio”. Così il presidente e il segretario generale di Anci Sicilia, Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, durante la conferenza stampa sulla lotta all’abusivismo edilizio. “La disponibilità dei fondi è il prerequisito ma l’auspicio è quello che si possa immaginare un percorso ampiamente condiviso da tutte le forze politiche rappresentate nel Parlamento siciliano e dal governo regionale, che possa portare ad una programmazione e ad un’azione coordinata tra tutte le istituzioni interessate”, hanno aggiunto a proposito dell’emendamento proposto da Legambiente e Anci Sicilia nel disegno di legge di Stabilità regionale, per chiedere maggiori risorse a disposizione dei Comuni per l’abbattimento degli immobili abusivi. “Qualcuno ancora fa finta di non capire che i Comuni sono il braccio operativo dello sviluppo della Sicilia – ha sottolineato il presidente Amenta -. Per le demolizioni degli immobili abusivi sono necessari i fondi regionali e nazionali”.
Dall’ultimo studio di Legambiente, emerge che in Sicilia il tasso di demolizione, ossia il rapporto tra ordinanze emesse e abbattimenti realizzati nei Comuni, è fermo al 19%. Per contro, i reati legati al ciclo illegale del cemento accertati nel 2024 e censiti nel rapporto Ecomafia redatto dall’associazione sono stati 1.183, ossia una media di oltre 3 al giorno. Abbattere gli abusi edilizi, ricorda Legambiente, oltre che liberare le nostre spiagge dallo sfregio di decenni di edilizia illegale, significa anche scongiurare la realizzazione di nuovi abusi.
Nello specifico, l’emendamento alla legge di bilancio, propone di aumentare di 4,5 milioni di euro il Fondo regionale di rotazione per le demolizioni (attualmente di 500mila euro), istituito dall’art. 71 della legge regionale 15 aprile 2021, n.9 per l’esercizio finanziario 2026, arrivando a una somma che possa garantire la demolizione di almeno 180 immobili di medie dimensioni e il relativo ripristino dei luoghi in un anno.







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