15.07.2025 – Giù le mani della costa: blitz degli attivisti di Legambiente e del comitato pro spiagge pubbliche sulla scogliera lavica di Giardini Naxos
- data Luglio 15, 2025
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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In occasione dell’arrivo in Sicilia, il prossimo 17 luglio, della Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente che ogni anno monitora lo stato di salute dei nostri mari e delle coste, questo pomeriggio gli attivisti di Legambiente, insieme al Comitato Pro Spiagge Pubbliche, hanno effettuato un’azione simbolica sulla scogliera lavica situata lungo il tratto costiero tra Capo Schisò e Recanati, nel territorio di Giardini Naxos.
L’iniziativa, che ha visto gli attivisti esporre uno striscione con la scritta “Giù le mani dalla costa”, ha voluto richiamare l’attenzione sul rischio concreto di una trasformazione permanente della costa e della scogliera, causata da progetti di cementificazione e da installazioni stabili o stagionali che ne comprometterebbero l’integrità paesaggistica e geomorfologica.
La scogliera di Giardini Naxos, situata subito dopo l’approdo di Schisò, rappresenta un unicum naturalistico, modellato nel tempo dall’attività vulcanica dell’Etna e dall’azione del mare: un bene prezioso che lega strettamente la storia geologica del territorio al patrimonio storico-culturale dell’antica colonia greca di Naxos.
«Chiediamo che la scogliera lavica venga sottoposta al più alto livello di tutela previsto dalle normative ambientali – ha dichiarato Anna Maria Noessing, presidente del circolo Legambiente Taormina –. È fondamentale che, nel Piano di utilizzo del demanio marittimo attualmente in fase di redazione, l’area venga riconosciuta come “zona di tutela ambientale con fruizione controllata”, per preservarne il valore naturalistico e culturale».
«Le spiagge e le coste siciliane devono essere tutelate – afferma Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia – affinché possano continuare a rappresentare una straordinaria risorsa ambientale e sostenere un modello di turismo fondato sulla valorizzazione dell’identità culturale dei luoghi. Purtroppo, i fenomeni estremi legati ai cambiamenti climatici, la cementificazione – sia legale che abusiva – e le opere rigide realizzate per contrastare l’erosione costiera stanno accelerando il degrado del litorale e riducendo drasticamente le spiagge sabbiose della nostra regione. È indispensabile adottare una visione lungimirante, accompagnata da una pianificazione coerente, che integri gli obiettivi di adattamento ai mutamenti climatici e di mitigazione del rischio idrogeologico, puntando su una gestione ambientale delle spiagge davvero sostenibile. In quest’ottica, è fondamentale l’adozione dei Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM), strumenti essenziali non solo per regolamentare la concorrenza e la gestione economica del litorale, ma anche per tutelare l’ambiente e il paesaggio, garantendo che almeno il 50% delle coste resti destinato alla libera fruizione».
Con questa iniziativa, Legambiente rinnova il proprio impegno per la tutela del paesaggio costiero siciliano, ricordando che, negli ultimi 35 anni, quasi il 9% della nostra costa è stato cancellato dal cemento. Questo è avvenuto nonostante l’esistenza di un vincolo paesaggistico e del divieto assoluto di edificazione entro 150 metri dalla battigia, vincolo la cui legittimità è stata recentemente confermata da una sentenza della Corte Costituzionale.
Ora è necessario procedere con urgenza alle demolizioni degli immobili abusivi: in Sicilia, infatti, solo il 15% delle ordinanze emesse è stato effettivamente eseguito. È tempo di restituire le spiagge alla loro naturalità.
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