25.08.2025 Fermare i lavori sul litorale di Capo Schisò (Giardini Naxos) per salvaguardare una specie botanica unica e l’integrità del sito”
- data Agosto 25, 2025
- autore UFFICIO STAMPA
- In COMUNICATI STAMPA, Natura
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Legambiente Sicilia, dopo il blitz organizzato il 15 luglio in occasione dell’arrivo della Goletta Verde in Sicilia per denunciare il rischio concreto di una trasformazione permanente della costa e della scogliera, causata da progetti di cementificazione e da installazioni stabili o stagionali che ne comprometterebbero l’integrità paesaggistica e geomorfologica, lancia un appello urgente per la salvaguardia della scogliera lavica di Capo Schisò a Giardini Naxos (ME), sito di eccezionale valore naturalistico, paesaggistico e scientifico, minacciato dall’avvio di lavori per l’installazione di un lido-solarium autorizzato con provvedimento demaniale n. 421 del 10 giugno 2025.
Capo Schisò rappresenta un’area di altissimo valore ambientale, geomorfologico, storico-archeologico e paesaggistico, come ampiamente documentato dal Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 della Provincia di Messina e da numerosi studi scientifici. In particolare, l’area ospita una popolazione di Limonium tauromenitanum, una specie botanica endemica e gravemente minacciata, inserita nella Lista Rossa IUCN della Flora Italiana (categoria CR – Critically Endangered).
Secondo quanto rilevato da esperti del settore Capo Schisò costituisce il locus classicus di questa specie – ossia il luogo in cui è stato raccolto l’esemplare tipo utilizzato per la sua descrizione scientifica. La perdita o compromissione di questo habitat metterebbe seriamente a rischio la sopravvivenza della specie stessa
L’autorizzazione, rilasciata in assenza di una valutazione specifica su questa criticità botanica, rischia di compromettere un habitat costiero unico e già tutelato dal Piano Paesaggistico dell’Ambito 9, che impone il mantenimento della vegetazione naturale e la conservazione degli ecosistemi costieri.
Legambiente Sicilia ha formalmente invitato le autorità competenti – il Dipartimento Regionale Ambiente e la Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina – a intervenire con la revoca in autotutela del provvedimento e l’attivazione di tutte le misure necessarie per garantire la conservazione del sito.
“È in gioco la sopravvivenza di una specie a rischio di estinzione e l’integrità di un paesaggio straordinario –dichiarano Tommaso Castronovo presidente di Legambiente Sicilia e Anna Maria Noessing, presidente del circolo Legambiente Taormina. Oltre alla revoca in autotutela dell’autorizzazione concessa per la realizzazione del solarium al fine di impedire un danno irreversibile a uno degli ecosistemi costieri più preziosi dell’isola, rinnoviamo la richiesta che la scogliera lavica venga sottoposta al più alto livello di tutela previsto dalle normative ambientali. È fondamentale- continuano i rappresentanti dell’associazione ambientalista- che, nel Piano di utilizzo del demanio marittimo attualmente in fase di redazione, l’area venga riconosciuta come “zona di tutela ambientale con fruizione controllata”, per preservarne il valore naturalistico e culturale».
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