11.10.2025 – Anche Legambiente Sicilia interviene sulla riprogrammazione delle somme del FESR 21/27 per spese militari: l’associazione ha presentato al tavolo del partenariato socio economico le proprie osservazioni contrarie e aderisce al sit-in organizzato dalle associazioni aderenti alla rete per la pace e il disarmo previsto per martedì prossimo davanti a Palazzo d’Orleans
- data Ottobre 11, 2025
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Nella nota presentata al tavolo del partenariato socioeconomico, Legambiente oltre ad esprimere la propria contrarietà alla rimodulazione da parte della Regione delle spese previste per l’utilizzo delle risorse dello sviluppo territoriale e che nella riprogrammazione saranno destinate per realizzare infrastrutture militari, stigmatizza, inoltre, il linguaggio utilizzato che non fa chiarezza sulla reale destinazione dei fondi programmati.
Il riferimento è in particolare ai 250 milioni per la realizzazione di infrastrutture “resilienti”: per Legambiente Sicilia destinare questa ingente somma ad opere idonee sia per l’uso civile che militare produrrebbe un unico risultato, quello di ridurre pesantemente le risorse necessarie alla trasformazione della mobilità in chiave sostenibile.
Con altrettanta fermezza, Legambiente rifiuta una prospettiva di sviluppo e di coesione territoriale da realizzarsi – sempre secondo la Regione – con il consolidamento della mobilità militare al fine di potenziare il collegamento di presìdi strategici, come il MUOS di Niscemi e la base NATO di Sigonella. È inaccettabile che, in un territorio già fortemente penalizzato in termini di militarizzazione, si punti a spendere ingenti somme non per ridurre le differenze tra il Nord e il Sud dell’Europa bensì per aumentare la capacità di difesa europea, esponendo la popolazione siciliana e le proprie infrastrutture al rischio di diventare ‘obiettivi sensibili’.
Per queste motivazioni, Legambiente Sicilia aderisce al sit-in, promosso dalle associazioni aderenti alla rete per la pace e il disarmo, previsto per martedì 14 davanti Palazzo d’Orleans per chiedere alla Regione di fare marcia indietro e di eliminare in toto dalla proposta di riprogrammazione la priorità 12 relativa alla spesa militare.
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