12.09.2025 – Ponte sullo stretto di Messina. Greenpeace, Legambiente, Lipu e WWF si rivolgono alla Corte dei Conti
- data Settembre 12, 2025
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Le Associazioni ambientaliste Greenpeace, Legambiente, Lipu e WWF hanno presentato alla Corte dei Conti una cospicua memoria sulla delibera CIPESS relativa alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. La Corte dei Conti è infatti ora chiamata ad un controllo preventivo di legittimità prima che la delibera sia pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, diventando così efficace a tutti gli effetti; in questa procedura la Corte non tiene in considerazione solo gli aspetti economici e finanziari della delibera sottoposta al controllo preventivo, ma anche i termini del corretto rispetto normativo su cui questa si fonda.
Per questa ragione le Associazioni hanno ritenuto di esporre alla Corte anche una serie di aspetti giuridici complessi, sia rispetto la normativa comunitaria che quella nazionale, con particolare riguardo a quella speciale voluta dal Governo, ed approvata dal Parlamento, per sbloccare questo specifica soluzione di attraversamento dello Stretto di Messina tramite un ponte a campata unica.
La delibera CIPESS è infatti stata assunta nonostante il permanere di gravi elementi di indeterminazione derivanti dal mancato completamento di test di tenuta essenziali al progetto, oltre che da fondamentali approfondimenti sismici necessari.
Sulla normativa speciale per il Ponte sono state invece sollevate problematiche di costituzionalità, peraltro già inserite nei ricorsi al Tar presentati dalle Associazioni avverso i pareri della Commissione VIA VAS.
I pareri della Commissione VIA VAS, che hanno costituito il presupposto della delibera CIPESS, presentano infatti vizi istruttori in relazione sia alla procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via), sia alla procedura di Valutazione di incidenza (Vinca), in violazione delle direttive comunitarie in materia ambientale, oltre che in relazione al Trattato dell’Unione per quel che riguarda la mancata applicazione del principio di precauzione. In particolare in merito alla Valutazione di incidenza e agli impatti negativi sui siti tutelati appartenenti alla rete Natura 2000, nella memoria trasmessa alla Corte dei Conti, sono stati contestati i motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, attestati dal Governo per giustificare l’approvazione dell’opera, primo fra tutti la presunta funzione militare del Ponte, dichiarata solo nel tentativo di eludere un parere comunitario e, poi, di inserire i costi del Ponte tra quelli delle spese militari.
Tra le questioni giuridiche è stata segnalata anche quella dell’assegnazione dell’opera senza bando di gara internazionale grazie un’interpretazione normativa che per altro è stata messa in dubbio anche dall’ANAC.
Nella memoria inviata alla Corte dei Conti molta attenzione è stata dedicata, infine, ai temi del rapporto costi benefici e a quello della certezza del costo dell’opera, che potrebbe lievitare e di molto incidendo ulteriormente in modo negativo sul bilancio dello Stato. I presunti benefici legati alla messa in esercizio del Ponte sono stati contestati sia in ragione del calcolo dei flussi di traffico previsto, sia in relazione all’incremento del PIL e del reddito pro-capite presentato in termini miracolistici. La certezza dei costi del progetto è stata invece contestata in relazione a diversi fattori: alle incertezze progettuali ancora in essere; alla verifica di ottemperanza alle prescrizioni richieste nel parere di Via in fase ante opera, dal momento che non si possono oggi conoscere le conclusioni degli studi ed analisi (anche di durata annuale) che sono stati richiesti; alla dilatazione dei tempi di avvio dei cantieri che non è stata contabilizzata; ai costi operativi del Ponte; alla necessità di espletare ulteriori processi autorizzativi il cui esito non si può dare per scontato (le captazioni idriche ad esempio).
Legambiente, Greenpeace, Lipu e WWF ritengono pertanto che vi siano ancora, nonostante i proclami del Governo, gravi carenze nel progetto e reiterate violazioni alle normative e si augurano che la Corte dei Conti possa esaminare la memoria e trarne le opportune conseguenze.
04.09.2025 – “Mare Monstrum” 2025 – i numeri e le storie sull’assalto criminale al mare
- data Settembre 04, 2025
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Alla vigilia del quindicesimo anniversario dell’omicidio di Angelo Vassallo,
Legambiente presenta il report “Mare Monstrum” 2025 con i numeri e le storie sull’assalto criminale al mare
25.08.2025 Fermare i lavori sul litorale di Capo Schisò (Giardini Naxos) per salvaguardare una specie botanica unica e l’integrità del sito”
- data Agosto 25, 2025
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Legambiente Sicilia, dopo il blitz organizzato il 15 luglio in occasione dell’arrivo della Goletta Verde in Sicilia per denunciare il rischio concreto di una trasformazione permanente della costa e della scogliera, causata da progetti di cementificazione e da installazioni stabili o stagionali che ne comprometterebbero l’integrità paesaggistica e geomorfologica, lancia un appello urgente
Leggi tutto»16.07.2025 – Goletta Verde sbarca in Sicilia con una doppia tappa ad Augusta ed Agrigento dal 17 al 21. “Aspettando Goletta” a Giardini Naxos, Messina e San Vito lo Capo
- data Luglio 16, 2025
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Ottava tappa di Goletta Verde 2025, la storica campagna estiva di Legambiente che monitora lo stato di salute di mare e coste, che approda in Sicilia con una doppia tappa: ad Augusta e Agrigento dal 17 al 21 luglio. Il viaggio della Goletta, iniziato il 23 giugno dal Friuli-Venezia Giulia terminerà il 9 agosto in Liguria e toccherà tutte le 15 regioni costiere italiane. Temi principali a bordo di questa 39° edizione sono la depurazione delle acque e l’energia rinnovabile, passando per la lotta alla crisi climatica e la salvaguardia della biodiversità. Partners principali Anev, CONOU, Novamont, Renexia, partner tecnico Biorepack.
Leggi tutto»12.07.2025 – Legambiente dopo il Consiglio Comunale aperto a Porto Empedocle: non ci sono più dubbi, sulla spiaggia di Porto Empedocle, in nome dell’emergenza idrica, ancora inaccettabili errori, scandali, sperpero di fondi pubblici
- data Luglio 15, 2025
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Legambiente interviene, ancora una volta, sulle modalità individuate dalla Cabina di regia regionale, per far fronte alla crisi idrica, cioè destinare diverse decine di milioni di euro alla realizzazione di dissalatori.
Già da diversi anni Legambiente oppone una motivata contrarietà a tali impianti, che oggi la Regione Siciliana vuole acquisire non tanto quale fonte di approvvigionamento emergenziale, ma quale risorsa strutturale, con tutto quello che ciò comporta. Si tratta di impianti energivori, fonti di inquinamento per le acque di balneazione e per gli ecosistemi marini, forniscono una quantità limitata di risorsa e finiscono con il gravare pesantemente sulle tasche dei cittadini che, attraverso le bollette idriche, dovranno sostenerne i costi a regime.
Negli ultimi mesi, in particolare, il Circolo Legambiente di Agrigento, unitamente ad altre associazioni e ai comitati locali, oppone una specifica contrarietà all’impianto di Porto Empedocle, per alcune ragioni che qui ancora una volta richiamiamo:
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La scelta del sito: piuttosto che realizzare il revamping dell’impianto già dismesso in area ASI, si è scelto di realizzare ex novo, in prossimità del centro abitato e di una spiaggia, a cui gli empedoclini sono particolarmente affezionati, un impianto definito “mobile”, di piccola potenzialità ma di grande impatto ambientale, paesaggistico, gravante essenzialmente sulla comunità e un grandissimo impatto economico, gravante sull’intera collettività;
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Le caratteristiche realizzative da noi osservate, e poi anche le dichiarazioni della struttura commissariale nel Consiglio Comunale aperto dell’11 luglio scorso a Porto Empedocle, fanno definitivamente escludere che possa trattarsi di un impianto di tipo mobile, provvisorio. Del tutto antieconomico e privo di logica tecnica, infatti, aver realizzato la mole di “opere civili” consistenti nelle opere in calcestruzzo, negli scavi per l’intero asse viario del paese, il collegamento idraulico con la rete acquedottistica esistente, se il tutto deve essere dismesso in pochi mesi. Evidentemente, come pure ammesso dalla struttura commissariale incalzata dagli interventi dei cittadini infuriati, non si tratta di un impianto provvisorio. Di provvisorio c’è solo il nome. Quello è un impianto destinato a restare in quell’area, con tutto il carico di preoccupazioni che ciò comporta in termini di ipoteca definitiva dell’uso turistico della spiaggia di Marinella, descritta da Andrea Camilleri e prima ancora da Luigi Pirandello quale incantevole luogo identitario, a poche decine di metri dalla storica torre Carlo V.
“Abbiamo formulato, negli anni, – dichiarano Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia e Daniele Gucciardo, presidente del Circolo Rabat di Agrigento – e per ultimo in occasione del recente Forum Acqua Sicilia, tenutosi proprio ad Agrigento, proposte e soluzioni praticabili rispetto a una crisi idrica e climatica alla quale si deve rispondere con la migliore politica, con le migliori soluzioni tecniche, con l’uso più razionale dei fondi pubblici disponibili: dal contenimento e la razionalizzazione dei consumi al riuso dell’acqua depurata in agricoltura, per evitare gli usi anomali e impropri e gli abusi sotto gli occhi di tutti dell’acqua potabile. Proposte ed interventi di buon senso che si richiamano ai principi di equità, efficienza e tutela ecologica della risorsa acqua: misurare i consumi, effettuare le manutenzioni alle reti, investire oculatamente sui rifacimenti integrali delle reti in maniera da riportare le perdite a un dato fisiologico, mentre ad oggi in questa parte di Sicilia registriamo dispersioni superiori al 50-60% dell’acqua immessa in rete.”
Le vertenze ambientali che stanno incidendo profondamente sul futuro della comunità che vive in questo tratto di costa agrigentina saranno al centro dell’incontro pubblico “Chi decide per la nostra costa” che sarà organizzato a Porto Empedocle, presso la Torre Carlo V, il prossimo 20 luglio in occasione dell’arrivo di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente che con la sua imbarcazione in viaggio per tutta la penisola monitora, informa e sensibilizza, istituzioni e cittadini sullo stato di salute dei nostri mari, fiumi e delle coste.
12 luglio 2025
L’ufficio stampa Teresa Campagna 338 2116468
26.05.2025 – Ecoforum provinciale Palermo sui Rifiuti e l’Economia Circolare, giovedì 29 maggio, a Termini Imerese
- data Maggio 26, 2025
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Giovedì prossimo, 29 maggio, a Termini Imerese si terrà l’EcoForum sui Rifiuti e l’Economia Circolare dedicato alla provincia di Palermo ed organizzato nell’ambito di Sicilia Munnizza Free, il progetto nazionale di Legambiente per liberare la Sicilia dai rifiuti e avviarla verso l’economia circolare, giunto alla 6ª edizione e che ha come obiettivo quello di costruire
Leggi tutto»05.04.2025 Legambiente: soddisfazione per la designazione del porto di Augusta nel polo strategico nazionale per lo sviluppo dell’eolico offshore. Sia l’opportunità di avviare finalmente con decisione la bonifica del SIN di Priolo, partendo proprio da Punta Cugno, dando un segnale forte alle comunità
- data Aprile 06, 2025
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“Dopo quello del Tyrrhenian Link, è stato messo nel posto giusto un altro tassello della transizione energetica del Paese che individua la Sicilia quale una delle regioni trainanti di questa trasformazione”. Lo dichiara Anita Astuto, responsabile Energia e Clima di Legambiente Sicilia che continua: “La notizia, da lungo tempo auspicata e attesa da Legambiente Sicilia, tanto da ospitare l’illustrazione della proposta contenuta nella manifestazione di interesse da parte dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale nel Forum Qualenergia Sicilia, del novembre scorso, è la designazione del porto di Augusta nell’ambito della creazione del polo strategico nazionale per la progettazione, produzione e assemblaggio di piattaforme galleggianti per lo sviluppo della cantieristica navale finalizzata alla produzione di energia eolica in mare, che vede oltre alla Sicilia anche la Puglia e il Lazio rispettivamente con i porti di Taranto, Brindisi e Civitavecchia. Che un porto siciliano faccia parte del polo strategico nazionale per lo sviluppo dell’eolico offshore significa gettare le basi per una solida strategia di decarbonizzazione, grazie alle potenzialità di questa tecnologia che permetterà di produrre grandi quantità di energia rinnovabile anche nel mar Mediterraneo riducendo sempre più la dipendenza dalle fonti fossili; che poi questo porto sia proprio quello di Augusta assume un significato ancora più ampio perché va nella direzione di quella che chiamiamo “Giusta Transizione”: un’opportunità di riscatto sociale, economico e ambientale per un territorio, tristemente noto per essere Sito di Interesse Nazionale, fortemente compromesso da un modello industriale inquinante fondato sulle fonti fossili e che da 35 anni è in attesa di bonifica, compresa l’area a mare che si estende per 10.129 ha e che comprende anche Punta Cugno, area nord del Porto di Augusta, per la quale si prevede con questo decreto il dragaggio dei fondali. Questo significa avere l’opportunità di avviare finalmente con decisione la bonifica del SIN di Priolo, partendo proprio da Punta Cugno, dando un segnale forte alle comunità che vivono nelle aree a rischio ambientale e provate da gravi problematiche sanitarie (il sito di Priolo è inserito dal 2013 nel Piano di Sorveglianza della Regione Siciliana) che la transizione energetica è ormai avviata”.
“Crediamo che la transizione energetica vada sostenuta e pretesa dalle comunità locali – dichiara Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia – perché si realizzi seguendo la rotta della giustizia ambientale e sociale, come stiamo chiedendo con forza attraverso la campagna Ecogiustizia Subito e al Patto di Comunità che abbiamo cominciato a costruire insieme a Libera, ACLI, ARCI, Agesci, Azione Cattolica. La filiera relativa all’eolico offshore insieme alle altre filiere delle tecnologie rinnovabili e dell’economia circolare – prosegue Castronovo – può rappresentare uno degli sbocchi occupazionali chiave del reimpiego dell’intero comparto industriale metalmeccanico che nell’ottica della riconversione industriale del polo siracusano sarebbero in uscita dalle attività della filiera petrolifera, oltre a fornire opportunità lavorative per i troppi giovani siciliani con competenze tecniche al momento spendibili lontano da casa”.
La notizia del Porto di Augusta nel polo strategico nazionale dell’eolico offshore dimostra che quando le istituzioni locali, regionali e nazionali lavorano in sinergia, si possono mettere in campo azioni di lungo respiro che aprono grandi opportunità per le giovani generazioni e per il futuro della Sicilia.
5 aprile 2025
Ufficio stampa Teresa Campagna 338 2116468
12.03.2025 – Scacco Matto alle Rinnovabili. Il ruolo delle Rinnovabili e delle Regioni per il raggiungimento degli obiettivi climatici è un pezzo cruciale che non possiamo perdere!
- data Marzo 12, 2025
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Venerdì 14 marzo, dalle ore 16:00, presso lo Spazio Mediterraneo ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, sarà presentato “Scacco Matto alle Rinnovabili”, il Rapporto di Legambiente che fa il punto sugli ostacoli ancora presenti nel nostro Paese e che mettono a rischio il raggiungimento degli obiettivi climatici, ma anche lo sviluppo e l’innovazione per i territori.
Leggi tutto»25.01.2025 – Giornata mondiale delle zone umide, le nostre iniziative
- data Gennaio 25, 2025
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Scopri con noi la grande bellezza delle zone umide: abbiamo un ricco calendario di escursioni guidate, birdwatching ed eventi in tutta Italia dedicati alla conoscenza e alla tutela di ecosistemi unici e fondamentali per la vita.
Leggi tutto»22.11.2024 – Forum QualEnergia? Sicilia. Contrastare l’emergenza climatica con rinnovabili, efficienza energetica, reti e accumuli, mobilità sostenibile e innovazione tecnologica
- data Novembre 22, 2024
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Allo spazio Mediterraneo ai Cantieri Culturali alla Zisa, a Palermo, si è tenuto il Forum QualEnergia? Sicilia. Nel corso dei lavori, si è parlato dell’evoluzione della transizione energetica in Sicilia che, nonostante i venti di restaurazione dell’economia delle fossili, avanza, per fortuna, inevitabilmente. Il Forum, da quattro anni, è anche l’evento di apertura di Sicilia Carbon Free, il progetto di Legambiente che ha l’obiettivo di favorire la decarbonizzazione della Sicilia al 2040.
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