16.06.2021 – Presentato il Rapporto Cave 2021 Focus Sicilia
- data Giugno 16, 2021
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Oggi, allo Spazio Mediterraneo, ai Cantieri culturali alla Zisa, Legambiente ha presentato il Rapporto Cave 2021, focus sulla Sicilia.
“È la prima volta che presentiamo il Rapporto Cave Sicilia 2021 che da quest’anno diventare un appuntamento fisso”. Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, ha aperto la presentazione sottolineando che: “il rapporto fra ambientalisti, cave e cavatori è sempre stata piuttosto difficile, sia nella storia passata che in quella recente. Per esempio, la vicenda che del Parco dei Sicani, non ancora istituito per via di ricorsi presentati da alcuni cavatori. La nostra principale preoccupazione è che in Sicilia non ci siano regole certe per potere cavare. Noi ci auguriamo che anche questo settore si avvii verso l’economia circolare”.
Leggi tutto»16.06.2021 – Il Mare più bello 2021. Sardegna la regione più premiata: Cinque Vele per ben sei comprensori turistici. Riconoscimenti per la Sicilia
- data Giugno 16, 2021
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È tempo del Mare più bello, la guida annuale di Legambiente e Touring Club Italiano sui comprensori balneari più belli e sostenibili della Penisola. La ventunesima edizione, presentata oggi in diretta streaming
Leggi tutto»15.06.2021 – Opera di smantellamento da parte della curatela fallimentare del patrimonio di archeologia industriale delle ex cave di pomice dell’isola di Lipari. Legambiente Sicilia: “Temiamo un ennesimo scempio. Chiediamo la sospensione dei lavori”
- data Giugno 15, 2021
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Futuro delle cave di pomice di Lipari e sulla loro destinazione a Parco Geo-minerario. In una lettera inviata, fra gli altri, alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, e agli assessori regionali al Territorio e ai Beni culturali, Legambiente Sicilia, esprime forte preoccupazione per la massiccia opera di smantellamento delle strutture industriali che rischia di cancellare in partenza qualsiasi possibilità di realizzazione di un Parco ad opera della curatela fallimentare, subentrata all’azienda nella gestione dell’area.
Leggi tutto»10.06.2021 – Forum ‘Preziose per Natura: idee e proposte per il rafforzamento del sistema delle aree naturali protette in Sicilia’
- data Giugno 10, 2021
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30 anni fa, il 10 giugno 1991 veniva approvato il Piano Regionale delle Riserve.
In occasione di questa ricorrenza, Legambiente Sicilia ha promosso un forum di confronto sulla realtà e il futuro delle aree naturali protette in Sicilia, a 40 anni dall’emanazione delle legge regionale 98 del 1981: oggi il sistema, di tutto rispetto a livello nazionale per ricchezza della biodiversità ed estensione, conta 4 parchi regionali, 1 parco nazionale, 74 riserve naturali, 7 aree marine protette e 245 siti Natura 2000, che coprono poco più del 20% del territorio siciliano.
Ma occorre lavorare per migliorare la qualità delle gestioni e raccogliere la nuova sfida della Strategia Europea della Biodiversità per il 2030 che punta ad avere il 30% del territorio e del mare tutelati e protetti.
Non è un obiettivo impossibile da raggiungere in Sicilia, tutt’altro.
Legambiente chiede alla politica coraggio, coerenza e determinazione: occorre l’attuazione del Piano del 1991 con la istituzione delle rimanenti 10 riserve naturali (tra cui Bosco di Santo Pietro e Isola di Capo Passero); istituire il Parco dei Monti Sicani, i 3 Parchi nazionali (Iblei, Eolie e Egadi), nuove aree marine protette.
Occorre riformare la governance dei parchi regionali adeguandola a quella prevista per i parchi nazionali, e coinvolgendo nella gestione la componente scientifica e ambientalista escluse in Sicilia dal 2012 con l’abolizione dei Comitati Tecnici Scientifici dei parchi.
Occorre trasformare il Parco regionale dell’Etna in Parco nazionale, come previsto dalla legge n. 394/1991 e come immediata risposta alle aggressioni che la natura del parco sta subendo dai rifiuti al fuoristradismo non contrastati.
Occorre dare valore giuridico e prescrittivo alla Rete Ecologica Siciliana secondo le previsioni della Carta della Natura di cui si è già dotato l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente.
In questo contesto Legambiente raccoglie positivamente l’annuncio della Presidente della Commissione Ambiente all’Ars, Giusy Savarino, di avviare una fase di confronto tra tutti i soggetti interessati per pervenire ad alcune modifiche normative necessarie per rilanciare il sistema delle aree naturali protette in Sicilia e valorizzare le esperienze realizzate.
05.06.2021 – Giornata Mondiale dell’Ambiente. Preziose per Natura. Le sfide di Legambiente Siciliaper tutelare la biodiversità e proteggere il 30% del territorio e del mare entro il 2030. Oggi sette flash mob
- data Giugno 08, 2021
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Nell’ambito della Giornata Mondiale dell’Ambiente, oggi sette flash mob organizzati da Legambiente Sicilia per protestare contro la mancata istituzione delle riserve naturali, previste nel Piano del 1991. L’iniziativa è inserita nell’ambito della campagna “Preziose per natura”.
Leggi tutto»03.06.2021 – Rifiuti. “Musumeci fa l’illusionista: gli inceneritori sono una fuga dalla realtà non la soluzione all’emergenza rifiuti”. Dichiarazione di Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, e Tommaso Castronovo, coordinatore di Sicilia Munnizza Free e responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia
- data Giugno 03, 2021
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“Proporre, come sta facendo Musumeci, la soluzione degli inceneritori per risolvere il problema della gestione del secco residuo e dell’emergenza rifiuti è solo illusorio,- o, meglio, una fuga dalla realtà- poiché, oltre ad essere un investimento oneroso sia per il pubblico che per il privato, che verrebbe pagato comunque dalle tasse dei siciliani con costi di conferimento di 200€/t, ci vorranno non meno di 7 -10 anni, e non tre come ha detto oggi,
Leggi tutto»27.05.2021 – Dal 28 maggio al 5 giugno torna “Voler bene all’Italia”: mobilitazioni web e iniziative di piazza per raccontare la transizione ecologica e digitale nei Piccoli Comuni e chiedere al Governo una giusta attenzione nell’uso trasversale delle risorse del Pnrr. Domenica 30 maggio il Comune di Ferla sarà tra le 10 Piazze-simbolo della 18esima edizione che, nella stessa giornata, vedrà protagonista anche Aidone con un seminario dedicato alle “comunità energetiche”
- data Maggio 28, 2021
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Organizzata da Legambiente in collaborazione con Symbola, insieme a un vasto comitato promotore e con il contributo di Open Fiber, “Voler bene all’Italia” con lo slogan “Next Generation – La transizione ecologica e digitale passa da qui” intende ribadire una volta di più l’orgoglio dei piccoli borghi, baluardo di una bellezza antica da preservare, capaci al contempo di puntare su innovazione sostenibile, turismo di prossimità, presidio e tutela dei territori e della biodiversità e di reagire allo spopolamento abitativo che li caratterizza, anche in tempi di pandemia.
Leggi tutto»19.05.2021 – “fa bene”: ridurre la disuguaglianza attraverso il cibo. Firmato protocollo d’intesa fra la Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani e Legambiente Siciliaa
- data Maggio 19, 2021
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Un nuovo protocollo d’intesa per la Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani finalizzato ad ampliare la rete del progetto “fa bene”.
Il nuovo partner è Legambiente Sicilia, associazione ambientalista che si ispira ai principi e alle finalità di Legambiente Onlus, di cui è un’articolazione territoriale operativa nella regione Sicilia.
Leggi tutto»19.05.2021 – Sciaguana ovvero, come non gestire una diga. Comunicato congiunto Legambiente e LIPU
- data Maggio 19, 2021
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In questi giorni, inizialmente per l’interessamento di pescatori sportivi, è stato lanciato l’allarme per l’improvviso svuotamento della diga di Sciaguana, sull’omonimo torrente in territorio comunale di Agira (EN). La diga, come si vede dai diversi filmati circolanti in rete, è oggi quasi completamente vuota e presenta una impressionante quantità di pesci morti o boccheggianti nelle ultime pozze fangose rimaste al posto del lago.
Leggi tutto»12.05.2021 – Legambiente aderisce alla manifestazione nazionale promossa dalla campagna “NO CCS – il Futuro non si s(T)occa” e coordinata da Fridays for Future Italia e diversi movimenti ambientalisti
- data Maggio 12, 2021
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Ribadire l’inutilità della proposta di ENI di stoccare anidride carbonica catturata dagli impianti del polo industriale e contrastare la possibile produzione di idrogeno blu. È questo lo scopo della manifestazione nazionale che si tiene oggi a Ravenna e a cui aderisce anche Legambiente. La CCS (Carbon Capture Storage) di ENI era presente nella prima versione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) con un investimento di 1 miliardo e mezzo di euro, per poi scomparire nella versione successiva. Nel PNRR del Governo Draghi la presenza o meno del progetto è rimasta incerta, ma le recenti dichiarazioni del ministro Cingolani sottolineano la sua assenza in questa prima fase del piano. “Sicuramente una buona notizia – sostiene Legambiente – che non lascia spazio alla possibilità che il progetto venga finanziato da soldi pubblici. Ma ovviamente tutto ancora può accadere ed è, quindi, importante mantenere alta l’attenzione.” La compatibilità ambientale della produzione di idrogeno viene indicata per convenzione internazionale secondo una scala a colori: verde, grigio, blu, viola e nero. È falso che almeno tre di questi colori possano traghettare l’Italia verso gli obiettivi di decarbonizzazione. Quello blu in particolare dovrebbe nascere da un processo alimentato da fonti fossili ma, a differenza del grigio, la CO2 sarebbe catturata e immagazzinata con un processo che però consumerà parte dell’energia impiegata. “Se a Ravenna – dichiara Anita Astuto, responsabile Energia e Clima di Legambiente Sicilia – ENI vuole stoccare nel sottosuolo la CO2 che produce con le sue attività estrattive anziché ridurne le emissioni, in Sicilia assistiamo invece al paradosso che la stessa azienda che qui ha fatto scempio per cinquant’anni, causando gravi danni sia ambientali che alla salute dei cittadini, terrà addirittura un corso universitario, con la Kore di Enna, sulla sostenibilità ambientale a Gela. Ancora una volta, approfittando del proprio potere economico, il cane a sei zampe persuade il territorio disegnando una falsa transizione ecologica. Pensino piuttosto a fare le bonifiche e risarcire le vittime”. Fare affidamento su tecnologie come il CCS mette in pericolo gli obiettivi di sicurezza climatica e non solo: c’è bisogno di investire su soluzioni concrete, come le energie rinnovabili e l’efficienza energetica.
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