21.07.2025 – Goletta Verde. Il risultato del monitoraggio lungo le coste siciliane: 11 punti su 25 risultano oltre i limiti di legge e quasi tutti sono foci di fiumi o torrenti
- data Luglio 21, 2025
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Qui la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati delle analisi.
Il 44% dei campioni analizzati da Goletta Verde lungo le coste siciliane è risultato oltre i limiti di legge. Questo il quadro presentato oggi durante la conferenza stampa organizzata ad Agrigento e che ha visto la partecipazione di Daniele Gucciardo, Presidente Legambiente Rabat Agrigento, Alice De Marco, Portavoce Goletta Verde, Maurizio Arcidiacono, Responsabile Coordinamento dell’Area 1 – CONOU, Vanessa Rosano, Direttrice Legambiente Sicilia, Giusy Savarino, Assessore Regionale Territorio e Ambiente Regione Sicilia e Tommaso Castronovo, Presidente Legambiente Sicilia.
Il monitoraggio della costa della Sicilia quest’anno si è svolto tra la fine del mese di giugno e gli inizi di luglio. In tutto sono stati campionati 25 punti di cui 16 a mare e 9 in situazioni critiche di scarico, foci di fiumi o torrenti. Su 25 punti campionati, 14 sono risultati entro i limiti di legge e i restanti 11 hanno evidenziato criticità per una scarsa inefficiente depurazione. In particolare, 2 punti sono risultati inquinati e 9 fortemente inquinati.
Focus punti campionati. Nella provincia di Agrigento sono 3 i punti campionati: 2 foci risultano inquinate e uno entro i limiti. Il punto alla foce del torrente Cansalamone a Sciacca è risultato fortemente inquinato, mentre il punto alla foce del fiume Akragas ad Agrigento inquinato ed il punto a Licata, la foce del fiume Salso è risultato entro i limiti.
2 i punti campionati nella provincia di Caltanissetta, entrambi campionati a mare in prossimità di punti critici sono risultati entro i limiti: la spiaggia fronte il torrente Rizzuto a Marina di Butera e la spiaggia presso la foce del fiume Gattano.
In provincia di Catania sono stati campionati 3 punti, 2 di questi sono risultati fortemente inquinati. Nello specifico si tratta della foce presso via Kennedy play in contrada Pantano d’Arci a Catania ed il punto sul lungomare Galatea ad Aci Trezza, campionati a mare. L’unico punto risultato entro i limiti è la spiaggia presso la foce del torrente Macchia in località Sant’Anna di Risposto.
3 i punti campionati nella provincia di Messina, tutti prelevati a mare e risultati entro i limiti: tratto di mare presso il Depuratore di Milazzo /Spiaggia di Ponente a Milazzo, Mare presso Depuratore Milazzo / Spiaggia di Ponente nella località di San Giovanni e il campione prelevato presso la foce della foce Saia Archi.
8 i punti campionati nella provincia di Palermo, 5 campionati a mare e 3 nelle foci. Tutti i punti a mare sono risultati entro i limiti: spiaggia a sinistra della pompa di sollevamento fronte via Barcarello, il mare presso la foce del torrente Chiachea a Carini, la spiaggia della Praiola a Terrasini, spiaggia fronte canale presso piazza Marina a Cefalù e la spiaggia Ciammarita a Trappeto. Per quanto riguarda questi ultimi due punti si segnala che i valori sono risultati molto vicini al superamento dei limiti di legge. Le tre foci sono risultate tutte fortemente inquinate, nel dettaglio la foce del fiume Eleuterio a Bagheria, lo sbocco dello scarico a Palermo e la foce del fiume Nocella in contrada San Cataldo, tra il comune di Terrasini e di Trappeto.
Solo un punto campionato nella provincia di Ragusa, la foce del fiume Irminio a Scicli, è risultata inquinata.
1 punto campionato nella provincia di Siracusa, il mare presso la scogliera nei pressi del faro, via S. Elena a Capo S.Croce, è risultato entro i limiti.
4 i punti nella provincia di Trapani. 3 i punti risultati fortemente inquinati, di cui due a mare e uno prelevato alla foce: la spiaggia sul lungo mare Dante Alighieri presso il pennello di fronte all’isola ecologica a Trapani, il mare presso lo scarico del depuratore a Marinella di Selinunte a Castelvetrano e la foce del fiume Delia a Mazara del Vallo, è risultata fortemente inquinata. Solo un punto risulta essere entro i limiti, quello prelevato presso la spiaggia vicino ex tonnara a San Cusumano – Erice.
“Anche quest’anno i dati del monitoraggio di Goletta Verde evidenziano una situazione preoccupante nelle foci dei fiumi, che rispecchiano una carente attività di depurazione – dichiara Tommaso Castronovo, Presidente di Legambiente Sicilia -. Abbiamo bisogno che le amministrazioni diano dei segnali forti e precisi, ed inizino a mettere l’efficientamento del sistema di depurazione tra le loro priorità. Sono anni che con Goletta Verde denunciamo le criticità di punti che, in alcuni casi, sono diventate croniche. Continueremo a monitorare questi punti, che possono diventare un pericolo per la salute dei cittadini, visto anche che nel 60% dei punti campionati presso le foci, i tecnici di Legambiente non hanno trovato cartelli di divieto di balneazione.”.
Tali cartelli sono responsabilità diretta delle amministrazioni costiere, che devono provvedere ad una corretta informazione alle cittadine e ai cittadini nel caso in cui ce ne sia bisogno. Sappiamo che le foci dei fiumi non sono balneabili, ma crediamo sia utile che questa informazione sia sempre restituita alla cittadinanza, poiché spesso in prossimità delle foci si vengono a creare spazi di spiaggia libera utilizzata dai bagnanti, che potrebbero essere quindi esposti anche ad un potenziale rischio di inquinamento per una mancata o assente depurazione.
Per quanto riguarda la qualità delle acque di balneazione in tre punti di monitoraggio sono stati trovati dai tecnici di Goletta Verde, cartelli di informazione per turisti e bagnanti sulla qualità dell’acqua di balneazione, mentre per il restante 88% del monitoraggio, tale informazione risulta non disponibile.
Ricordiamo l’utilità di verificare le informazioni sul Portale delle Acque, il sito del Ministero della Salute, che sulla base delle analisi delle Agenzie di Protezione dell’Ambiente Regionali. Le criticità devono essere riportate sul sito e riportate sul territorio, attraverso cartelli informativi rivolti alla cittadinanza. Permangono alcune aree non sottoposte a monitoraggio, quindi è premura dei cittadini e delle cittadine informarsi prima di fare il bagno, ma è anche responsabilità delle autorità competenti provvedere sul territorio a dare comunicazioni importanti.
“Da 39 anni Goletta Verde solca i mari italiani con l’obiettivo di scovare e denunciare criticità che minacciano il nostro litorale per una mancata o inefficiente depurazione, affinché si tuteli la salute dei bagnanti e l’integrità degli ecosistemi naturali – dichiara Alice De Marco, Portavoce di Goletta Verde. Vogliamo attuare un’azione sinergica per informare la cittadinanza e supportare le amministrazioni pubbliche alla risoluzione di problemi a volte persino annosi. Se non lavoriamo per efficientare il nostro sistema di depurazione, incorreremo in ulteriori sanzioni della Comunità Europea, oltre a mettere a rischio la salute delle persone e dell’ambiente. Ripetiamo ancora una volta che non diamo patenti di balneazione di cui sono incaricate le autorità competenti”.
Giunta alla 39esima edizione, Goletta Verde monitora lo stato di salute di mare e coste. Partita il 23 giugno da Trieste, viaggerà lungo le coste della Penisola per concludere il suo viaggio a inizio agosto in Liguria. Anche in questa edizione la campagna di Legambiente pone l’attenzione su diverse tematiche estremamente attuali come la depurazione, la lotta alla crisi climatica e alle illegalità, la salvaguardia della biodiversità, le rinnovabili. In particolare, l’eolico off-shore sarà ancora una volta protagonista di alcune tappe per porre l’attenzione sulle energie rinnovabili e la transizione energetica, perché senza l’energia prodotta dal vento sarà impossibile raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030. Partner principali della campagna sono Anev, CONOU, Novamont, Renexia, partner tecnico Biorepack.
Il CONOU, Consorzio Nazionale Oli Usati, sostiene da anni la campagna estiva di Legambiente, nella convinzione che sia assolutamente necessario agire collettivamente per la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Il Consorzio è parte attiva in questo scenario: con la sua attività di raccolta e rigenerazione degli oli minerali usati è un esempio di eccellenza di economia circolare, non solo in Italia, ma addirittura in Europa. Raccogliendo l’olio lubrificante usato alla fine del suo ciclo di vita nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli, il CONOU fa in modo che questo rifiuto – altamente pericoloso se non gestito correttamente – si trasformi in una preziosa risorsa. Oltre il 98% dell’olio raccolto dal Consorzio viene infatti rigenerato e trasformato in nuova materia prima riutilizzabile, con benefici per l’ambiente e la salute grazie alla riduzione dell’utilizzo di risorse naturali e delle emissioni di gas serra e di altri inquinanti.
“Da oltre quarant’anni il CONOU è impegnato nel prevenire la dispersione di un rifiuto altamente inquinante come l’olio minerale usato, svolgendo un ruolo chiave nella salvaguardia delle acque e degli ecosistemi. Oggi, l’urgenza ambientale ci impone di essere ancora più consapevoli e determinati: ogni azione virtuosa può fare la differenza per il benessere delle generazioni future” – afferma Maurizio Arcidiacono, Responsabile CONOU Coordinamento Area Nord-Ovest. “La nostra esperienza dimostra che un modello di economia circolare avanzata non solo è realizzabile, ma rappresenta una strada percorribile ed efficace. Tuttavia, perché questo modello si affermi su larga scala, è indispensabile la partecipazione attiva di tutti. In questo senso, Goletta Verde è un esempio virtuoso: con la sua azione capillare sul territorio e la passione dei suoi volontari, ci richiama all’urgenza di agire ogni giorno per il bene del nostro pianeta.”
Il monitoraggio scientifico
I prelievi di Goletta Verde e Goletta dei Laghi vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando i laboratori sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli). Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai Km di costa di ogni regione.
LEGENDA
Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:
Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:
INQUINATO = Enterococchi intestinali > 200 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 500 UFC/100ml.
FORTEMENTE INQUINATO = Enterococchi intestinali > 400 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 1000 UFC/100ml.
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