07.03.2025 – Tappa a Messina della campagna “Città2030” di LegambientePresentati oggi i dati sulla mobilità urbana e tracciata la roadmap per raggiungere gli obiettivi al 2030
- data Marzo 07, 2025
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Arriva a Messina, dopo aver fatto tappa in diverse città italiane, la campagna itinerante di Legambiente “Città2030, come cambia la mobilità” che ha l’obiettivo di promuovere una mobilità più sostenibile e favorire la creazione di centri urbani più vivibili.
In occasione della tappa di oggi, organizzata in collaborazione con i circoli locali Legambiente Messina e Legambiente dei Peloritani, è stata presentata in conferenza stampa una scheda sulle performance cittadine in tema di mobilità urbana, a cui è seguito un dibattito sui veri “ponti” di cui Messina ha bisogno, tanto all’interno della città quanto con gli altri comuni della Regione.
Dai dati presentati emerge un quadro in chiaroscuro. Se nel report Mal’Aria 2025, Messina non risulta tra i capoluoghi con situazioni emergenziali, proiettando l’analisi al 2030, quando entrerà in vigore la nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria, la città dovrà ridurre del 13% i livelli di NO2 e del 9% quelli di PM10. Una sfida significativa considerato che restano solo 5 anni e che a Messina ben il 40% dei veicoli sono alimentati a gasolio, principale responsabile delle concentrazioni di NO2.
Lato mobilità, il tasso di motorizzazione resta molto elevato con 67 auto ogni 100 abitanti, ben al di sopra dell’obiettivo al 2030 che prevede meno di 35 auto per 100 abitanti.
Preoccupa anche il dato sulla sicurezza stradale, con 4,5 incidenti gravi (con morti o feriti) ogni 1.000 abitanti, un valore che dovrà essere più che dimezzato entro il 2030 secondo il Piano Nazionale Sicurezza Stradale. Si fa notare che solo negli ultimi mesi del 2024 si sono registrati 4 morti, vittime di violenza stradale sulle strade del territorio messinese. Questa condizione è connessa all’alto tasso di motorizzazione, ma anche alla necessità di una più efficace politica di controlli e sanzionamenti da parte dell’amministrazione, una politica che – secondo l’Associazione – deve andare di pari passo alla trasformazione dello spazio urbano in funzione delle utenze più deboli, quali pedoni e ciclisti.
“Con la campagna Città2030, Legambiente conferma e rilancia tutta l’attenzione possibile alle città, alla vivibilità, alla sicurezza, all’inquinamento, alla mobilità. Continuiamo – dichiara Giuseppe Riccobene, responsabile Mobilità sostenibile Legambiente Sicilia – a proporre azioni e soluzioni, a sollecitare le amministrazioni locali e i governi, talvolta sin troppo distratti persino di fronte a dati scientifici che, inequivocabilmente, impongono l’adozione di nuove politiche urbane all’insegna di una mobilità realmente sostenibile, di vero contrasto all’inquinamento da fonti fossili, di sicurezza e qualità della vita”.
“Abbiamo scelto Messina – aggiunge Tommaso Castronovo, Presidente Legambiente Sicilia – quale caso esemplare di una Sicilia che vuole guardare al futuro, con azioni concrete e con una visione diametralmente opposta rispetto a quella che, nel 2025, continua a imporre un enorme convitato di pietra, il Ponte sullo Stretto, vero monumento iconico allo sperpero di risorse pubbliche”.
I veri “ponti” urbani: le infrastrutture di cui la città ha bisogno. Nel sistema di trasporto pubblico di Messina, la rete tramviaria cittadina, costituita da un’unica linea (n. 28) attivata nel 2003, ha visto negli anni una riduzione della domanda e nel 2025 sarà sottoposta a lavori di ammodernamento che prevedono il rifacimento di molte fermate e la messa in esercizio dell’intera flotta restaurata, con alcuni tratti che passeranno dal doppio al singolo binario. La città inoltre mostra un ottimo slancio verso l’elettrificazione del trasporto pubblico su gomma: la flotta attuale conta 161 bus, di cui ben 50 elettrici (31% del totale), entrati in servizio a inizio anno grazie ai fondi PNRR, con ulteriori 106 mezzi previsti entro il 2026. Positiva l’iniziativa MoveMe, l’abbonamento annuale a tram e autobus a soli 20€ che ha garantito a 28 mila cittadini l’accesso ai servizi del TPL a prezzo agevolato. La domanda di trasporto pubblico urbano è tuttavia pari a soli 68 viaggi/abitante/anno, lontana dall’obiettivo di 300 viaggi entro il 2030. Infine, Sul versante della sharing mobility, l’offerta è ancora insufficiente con appena 1,9 mezzi ogni 1000 abitanti (contro l’obiettivo di 30).
Particolarmente critica la situazione dei percorsi ciclabili: Messina conta appena 7,16 km di piste ciclabili contro un obiettivo di 200 km al 2030 e ben al di sotto dei 103 km previsti nel PUMS cittadino. Carente anche l’adozione di strade a velocità ridotta (20 o 30 km/h), nonostante la velocità media nelle ore di punta sia già di 31,9 km/h; quindi, prossima al limite dei 30 km/h.
Ferrovie e traghetti. La Sicilia continua a viaggiare su una rete ferroviaria all’85% a binario unico e solo parzialmente elettrificata, come denunciato dal rapporto Pendolaria 2025. I treni hanno un’età media di 18 anni, con solo 128 convogli disponibili (metà rispetto alla Toscana) e appena 480 corse giornaliere (un quarto di quelle della Lombardia). Gli investimenti per il servizio ferroviario regionale rappresentano solo lo 0,73% del bilancio regionale, meno di 150 milioni di euro. Una situazione che penalizza Messina, potenziale hub di collegamento per la Sicilia orientale, e rende ancor più evidenti le reali priorità infrastrutturali rispetto al progetto del Ponte.
Altrettanto insufficienti risultano i finanziamenti per il potenziamento e la sostenibilità dei traghetti e delle navi Ro-Ro per i treni, soluzioni che migliorerebbero la mobilità nell’area dello Stretto con benefici concreti per migliaia di pendolari e residenti.
Questi e altri i dati discussi oggi pomeriggio all’incontro pubblico moderato da Giuseppe Riccobene, responsabile Mobilità sostenibile Legambiente Sicilia, a cui hanno partecipato Federico Basile, sindaco del Comune di Messina; Carla Grillo, presidente ATM Messina S.p.a.; Roberto Scacchi, responsabile mobilità Legambiente Nazionale; Tommaso Castronovo, Presidente Legambiente Sicilia; Giovanni Russo, Associazione Ferrovie Siciliane; Santino Cannavò, UISP Messina; Anthony Barbagallo, capogruppo PD commissione Trasporti della Camera dei Deputati.
Città2030: come cambia la mobilità è un viaggio in 20 capoluoghi italiani, da Nord a Sud, per promuovere una mobilità green e per favorire la creazione di centri urbani più vivibili. La campagna prende in esame il percorso che i principali capoluoghi italiani hanno intrapreso per arrivare pronti alle scadenze del 2030, come la nuova direttiva sulla qualità dell’aria, il taglio delle emissioni così come previsto dal Fitfor55 e il dimezzamento delle vittime della strada. Dopo Messina, la campagna giungerà anche a Olbia (7-8/03), Napoli (7-8/03), Trieste (12/03), Avellino (10/03), Reggio Calabria (13/03), Brindisi (14/03) e a Roma (17-18). Completano il programma due tappe spin-off a Cassino e Pomigliano d’Arco, dedicate alla crisi del settore automotive.
Legambiente lancia anche per quest’anno la petizione online “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!” con la quale chiede al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada. Firmala anche tu >> https://attivati.legambiente.it/malaria
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