12.02.2024 – Riutilizzo acque reflue in agricoltura. Legambiente: una buona notizia. Adesso serve un adeguato intervento sui depuratori esistenti
- data Febbraio 12, 2024
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“Esprimiamo apprezzamento per il varo del Decreto Assessoriale, a firma dell’assessore Di Mauro, che prevede il riutilizzo in agricoltura delle acque reflue urbane”. Lo dichiara Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia – che aggiunge: “Speriamo che non sia tardivo nei suoi effetti, che venga accompagnato da un adeguato intervento sui depuratori esistenti, spesso malfunzionanti, accelerando la realizzazione di quelli previsti dal commissario unico per la depurazione, su cui attualmente gravano forti ritardi”.
Leggi tutto»10.02.2024 – Legambiente sulla protesta degli agricoltori. L’inganno e la “vittoria dei fitofarmaci”
- data Febbraio 10, 2024
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“Chi nella comunità europea cercava un appiglio per cedere alle pressioni delle multinazionali del fitofarmaco lo ha trovato nella protesta degli agricoltori. Fingendo di accontentarli in realtà ha riaperto una porta che tanti agricoltori italiani avevano già chiuso. E ha ritirato quella mano di aiuto che tanti altri agricoltori si aspettavano, consegnandoli alle interessate attenzioni di chi mette in atto aggressive strategie di vendita di fitofarmaci, in un mondo dove i produttori agricoli sono sempre più isolati e le associazioni contano sempre meno. In altri termini, tornare indietro sui fitofarmaci è stato un inganno nei confronti degli agricoltori e a favore delle multinazionali del fitofarmaco”. Lo dichiara Alessia Gambuzza, responsabile agricoltura sostenibile Legambiente Sicilia.
Leggi tutto»08.02.2024 – I dati di “Mal’Aria di città 2024”: luci e ombre dell’inquinamento atmosferico nelle città italiane. Nel 2023, 18 città su 98 hanno superato i limiti giornalieri di PM10. Palermo e Catania tra le città più inquinate
- data Febbraio 08, 2024
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Il report “Mal’Aria di città 2024” • Cartella digital (Videoscheda e infografiche) • Il nostro itinerario Città2030
La lotta allo smog nelle città italiane è ancora in salita secondo il nuovo report di Legambiente “Mal Aria di città 2024”, redatto nell’ambito della Clean Cities Campaign. Infatti, nonostante una riduzione dei livelli di inquinanti atmosferici nel 2023, le città faticano ad accelerare il passo verso un miglioramento sostanziale della qualità dell’aria. I loro livelli attuali sono stabili ormai da diversi anni, in linea con la normativa attuale, ma restano distanti dai limiti normativi che verranno approvati a breve dall’UE, previsti per il 2030 e soprattutto dai valori suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, evidenziando la necessità di un impegno deciso, non più rimandabile, per tutelare la salute delle persone.
Il report di Legambiente ha analizzato i dati del 2023 nei capoluoghi di provincia, sia per quanto riguarda i livelli delle polveri sottili (PM10, PM2.5) che del biossido di azoto (NO2).
I dati evidenziano un miglioramento rispetto all’anno precedente, principalmente attribuibile alle condizioni meteorologiche “favorevoli” che hanno caratterizzato il 2023, anziché a un effettivo successo delle azioni politiche intraprese per affrontare l’emergenza smog. Tuttavia, le città italiane, da Nord a Sud, presentano ancora considerevoli ritardi rispetto ai valori più stringenti proposti dalla revisione della Direttiva europea sulla qualità dell’aria che entrerà in vigore dal 2030 (20 µg/mc per il PM10, 10 µg/mc per il PM2.5 e 20 µg/mc per l’NO2).
In particolare, se ci trovassimo nel 2030, quasi tutti capoluoghi siciliani sarebbero in violazione delle normative riguardanti il PM10, ad eccezione di Trapani ed Enna. Per quanto riguarda il PM2.5, solo Enna rispetterebbe i nuovi obiettivi fissati per il 2030.
Preoccupano i valori registrati di NO2 registrati a Catania e Palermo (33 µg/mc), che si collocano tra i più alti del paese supererebbero del 40% i nuovi limiti fissati al 2030.
“Purtroppo non c’è da stare tranquilli per la nostra salute – dichiara Tommaso Castronovo presidente di Legambiente Sicilia –. In questi anni, poco o nulla è stato fatto per eliminare le cause delle emissioni degli inquinanti atmosferici e migliorare la qualità dell’aria. Quasi tutti i capoluoghi siciliani sarebbero oggi in violazione dei limiti più stringenti previsti dalla direttiva europea al 2030, e ancora di più rispetto ai valori raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Occorre rapidamente applicare misure mirate per ridurre gli inquinanti nelle nostre città, disincentivando il traffico veicolare e potenziando il trasporto pubblico di massa. In particolare, è necessario accelerare il completamento dei lavori della metropolitana a Catania, i lavori dell’anello e del passante ferroviario a Palermo, e la realizzazione delle nuove linee del tram. Occorre estendere nelle nostre città la ZTL, le strade a 30km e le reti ciclo pedonali. In questo modo, potremmo garantire ai cittadini un’aria più pulita e città più sicure e a misura d’uomo”.
Le proposte di Legambiente. Per uscire dalla morsa dell’inquinamento – secondo il Cigno Verde – bisogna tenere conto delle diverse realtà territoriali e agire sulle diverse fonti di emissioni di inquinanti atmosferici in maniera sinergica. Solo così si potrà nel medio periodo tornare a respirare aria pulita nelle nostre città. Ecco, le direzioni da seguire:
- Muoversi in libertà e sicurezza per le città. Servono investimenti massicci nel TPL, incentivi all’uso del trasporto pubblico, mobilità elettrica condivisa anche nelle periferie, implementare ZTL, LEZ (Low emission zone) e ZEZ (Zero emission Zone), elettrificazione anche dei veicoli merci digitalizzare i servizi pubblici, promuovere l’home working, ampliare reti ciclo-pedonali e ridisegnare lo spazio urbano, a misura di persona con limiti di velocità a “città 30”, rendendo al contempo la mobilità non solo più pulita, ma più sicura e realmente inclusiva.
- Riscaldarsi bene e meglio. Bisogna vietare progressivamente le caldaie e generatori di calore a biomassa nei territori più inquinati; negli altri invece supportare l’installazione di tecnologie a emissioni “quasi zero”, con sistemi di filtrazione integrati o esterni, o soluzioni ibride.
- Occuparsi anche delle campagne. In aree rurali con agricoltura e allevamento intensivo, le emissioni agricole possono superare quelle industriali o urbane. Occorre dunque vigliare sul rispetto dei regolamenti per lo spandimento e rapido interramento dei liquami, e promuovere investimenti agricoli verso pratiche che riducano le emissioni ammoniacali, come la copertura delle vasche di liquami e la creazione di sistemi di trattamento, soprattutto per la produzione di biometano.
- Monitorare per la tutela della salute. È inoltre necessario cambiare anche la strategia di monitoraggio sinora impiegata, aumentando il numero di centraline di monitoraggio in modo da garantire una copertura di tutte le principali aree urbane del Paese. Con la prossima adozione di nuovi limiti più allineati con quelli dell’OMS, infatti, molte delle aree che ora sono in regola non lo saranno più e la verifica costante e puntuale della situazione sarà ancora una volta quanto mai necessaria. Oggi sono disponibili sensori a basso costo che si possono affiancare alle centraline tradizionali, rendendo il monitoraggio distribuito, capillare e scientificamente fondato secondo il paradigma delle smart cities.
Quest’anno, Legambiente lancia la campagna itinerante “Città2030: le città e la sfida del cambiamento” che si svolgerà dall’8 febbraio al 6 marzo. L’iniziativa, realizzata nell’ambito della Clean Cities Campaign, una coalizione europea di ONG e organizzazioni della società civile, di cui anche il cigno verde fa parte, farà tappa in 18 città italiane per promuovere una mobilità sostenibile e a zero emissioni e per chiedere città più vivibili e sicure. L’iniziativa giungerà a Catania (1-2/03). Durante le tappe, saranno organizzati incontri con rappresentanti delle amministrazioni locali, esperti e cittadini per discutere delle sfide legate alla mobilità sostenibile nei vari contesti urbani, sia iniziative di piazza come flash mob, presidi, attività di bike to school. Zero Emission, sharing mobility, TPL elettrico e Città30 saranno alcuni dei principali temi affrontati.
*Note metodologiche: l’unità di misura con la quale vengono espresse le concentrazioni di NO2, PM2.5 e PM10 è microgrammi per metro cubo di aria (µg/mc). Per quanto riguarda il biossido d’azoto (NO2), le città capoluogo di provincia di cui è stata ricavata la media annuale sono 91; per il PM2,5 sono 87; per il PM10 (sia per le medie annuali che per gli sforamenti giornalieri) sono 98. La media annuale è stata calcolata come media delle medie annuali delle singole centraline di monitoraggio ufficiale delle Arpa classificate come urbane (fondo o traffico).
06.02.2024 – Giornata mondiale delle Zone Umide. Un’occasione per fare il punto sullo stato degli ecosistemi acquatici e per avviare azioni per la loro tutela
- data Febbraio 06, 2024
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Grande successo per le iniziative di Legambiente Sicilia organizzate in occasione della Giornata mondiale delle Zone Umide, che celebra la firma della Convenzione di Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale, avvenuta il 2 febbraio 1971 e che costituisce un’occasione per far conoscere il valore di queste aree e tutelarle adeguatamente.
Leggi tutto»03.03.2024 – “Zone umide e benessere umano”: fondamentali nella mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, nella conservazione della diversità biologica e nel garantire i principali servizi ecosistemici
- data Febbraio 05, 2024
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In Italia, mentre avanzano la crisi climatica e la perdita di biodiversità, tardano ad arrivare efficaci misure per la tutela e la valorizzazione degli ecosistemi acquatici e delle zone umide, fondamentali nella mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, nella conservazione della diversità biologica e nel garantire i principali servizi ecosistemici.
Leggi tutto»31.01.2024 – Buon compleanno Ernesto. Nel giorno della nascita di Ernesto Basile (1857), un itinerario culturale di valorizzazione e memoria del liberty
- data Gennaio 31, 2024
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Questa mattina si è svolta la prima parte delle iniziative organizzate Legambiente Sicilia nel giorno della nascita di Ernesto Basile (31 gennaio 1857).
Al percorso di valorizzazione e memoria del Liberty, curato da Paola La Scala, referente ‘Itinerario Liberty’ per Legambiente Sicilia,
Leggi tutto»30.01.2024 – Il gip di Siracusa solleva la questione di legittimità costituzionale delle norme “salva Isab e Ias”. Silenzio assoluto dalla Regione sull’adeguamento del depuratore alle prescrizioni dell’Aia
- data Gennaio 30, 2024
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Ritorna purtroppo d’attualità anche per il polo petrolchimico di Siracusa la questione del conflitto tra lavoro (o meglio produzione) e ambiente. Proprio come è accaduto in passato con Gela ed altri poli industriali e come accade da anni con le acciaierie a Taranto.
Leggi tutto»30.01.2024 – Giornata Mondiale delle Zone Umide. Gli appuntamenti in Sicilia
- data Gennaio 30, 2024
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Anche quest’anno Legambiente Sicilia aderisce alla Giornata Mondiale delle Zone Umide che ricorre il 2 febbraio, per celebrare la firma, avvenuta nel 1971, della Convenzione di Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale, organizzando eventi per far conoscere il valore di queste aree e tutelarle adeguatamente.
Leggi tutto»25.01.2024 – Legambiente sulla proposta di nomina di Schifani a Commissario straordinario per la gestione dei rifiuti: “Dal 1999 si è perso il conto del numero di commissari straordinari nominati dal governo per risolvere il problema della gestione dei rifiuti nella nostra regione. Commissari che sono solo serviti a paralizzare il settore per 30 anni e a sperperare denaro pubblico”
- data Gennaio 25, 2024
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“In attesa di conoscere l’esito dell’iter legislativo dell’emendamento, approvato alla Camera dei deputati, che prevede la nomina del presidente Renato Schifani a Commissario Straordinario per la realizzazione degli inceneritori l’utilizzando fondi comunitari, e contro il quale prontamente ricorreremo nelle sedi opportune, esprimiamo profonda preoccupazione per il costante disprezzo delle norme ordinarie, comprese quelle costituzionali e comunitarie, in particolare quelle che riguardano la tutela ambientale. Questo comportamento lo abbiamo già stigmatizzato negli ultimi tempi a
Leggi tutto»24.01.2024 – Ecosistema scuola. XXIII rapporto sulla qualità degli edifici e servizi scolastici
- data Gennaio 24, 2024
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Giunta alla XXIII edizione, l’indagine restituisce una fotografia di quanto le amministrazioni comunali, che hanno competenza sulle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, investono su politiche che intrecciano sicurezza e sostenibilità degli edifici con la diffusione di buone pratiche. Realizzata sui dati forniti dai Comuni capoluogo di provincia, è la ricerca annuale di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi messi a disposizione delle istituzioni scolastiche. I dati, raccolti tramite questionario, sono relativi all’anno 2022.
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