31.05.2025 – EcoForum provinciale di Palermo su rifiuti ed economia circolare. Lavorare di più per accrescere la qualità della raccolta differenziata e accelerare nella semplificazione delle procedure autorizzative per la realizzazione degli impianti di riciclo
- data Maggio 31, 2025
- autore ufficiostampa
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Si è svolto a Termini Imerese, nella chiesa di S. Maria della Misericordia che ospita il Museo civico, l’EcoForum provinciale sui rifiuti e l’economia circolare. Grazie alla presenza di rappresentanti istituzionali, dei presidenti delle SRR , nonché di operatori pubblici e privati del settore e associazioni l’appuntamento – promosso da Legambiente Sicilia in collaborazione con i circoli della provincia di Palermo nell’ambito della VI edizione della Campagna Sicilia Munnizza Free – ha fornito l’occasione per confrontarsi su qualità della raccolta differenziata, infrastrutture e rete impiantistica, gestione e trattamento del secco indifferenziato, tariffazione.
Nel 2023 l’85% dei comuni della provincia di Palermo (69 su 82) avevano raggiunto il 65% di raccolta differenziata e più di 1/3 aveva fatto registrare una produzione di rifiuto secco indifferenziato sotto i 100Kg/ab. Il CONAI nel 2023 ha riconosciuto complessivamente quasi 48 milioni di euro ( +6 milioni rispetto al 2022) di corrispettivi ai comuni siciliani per il conferimento dei rifiuti differenziati nelle piattaforme di selezione e di questi più di 6 milioni complessivi sono stati quelli assegnati a comuni del comprensorio palermitano.
Purtuttavia la gran parte dei comuni non riesce a far sì che questi risultati si traducano in una riduzione della tariffa sui rifiuti a beneficio dei cittadini.A pesare è certamente la qualità delle diverse frazioni che vengono conferite alle piattaforme dedicate perché, se è vero, come detto, che sono già moltissimi i comuni del palermitano oltre il 65%, è altrettanto vero che i contributi che i comuni ricevono dai vari consorzi di filiera – della carta e del cartone piuttosto che della plastica, del vetro o dell’alluminio – si riducono sensibilmente proprio a causa dei materiali estranei che si rinvengono nella fase di selezione e controllo che è propedeutica a quella dell’effettivo riciclo, cioè del recupero e del riutilizzo di materia.
“A riguardo – afferma Claudia Casa, responsabile Economia Circolare di Legambiente Sicilia – è necessario porre in essere attività di comunicazione quasi a ciclo continuo rivolte ai cittadini, cui compete in partenza la corretta suddivisione delle diverse tipologie di rifiuto, ma anche di formazione verso gli addetti al ritiro dei rifiuti cui spetta verificare che l’utente non abbia commesso errori nel conferimento. L’equazione è semplice: più alta sarà la qualità dei rifiuti conferiti alle piattaforme minori o addirittura non necessitanti saranno i passaggi di lavorazione intermedia per renderli puri e quindi “acquistabili” dai consorzi, con beneficio per le casse del comune che introiterà così maggiori contributi e potrà investirli sia per migliorare il servizio che per abbassare la famigerata tariffa”.
E sulla esosità della tariffazione che rischia di vanificare tutti gli sforzi posti in essere per traguardare la soglia minima di raccolta differenziata, si è innestato l’altro argomento principale affrontato negli interventi programmati dei rappresentanti delle tre SRR, stimolati dalla sindaca di Termini Imerese, Maria Terranova, che, in apertura, ha stigmatizzato l’impossibilità per il suo, come per altri comuni della provincia, di riconoscere ai cittadini un premio in termini di riduzione dell’imposta a causa dei costi esorbitanti per i conferimenti dell’indifferenziato nelle discariche assegnate. Anche in relazione a questa parte del racconto non sono state taciute le tante difficoltà, in primis di natura prettamente burocratica, affrontate e da affrontare per pervenire alla realizzazione di tutti gli impianti che necessitano per affrontare le sfide poste dalla normativa europea e dalla strategia nazionale per l’economia circolare. Impianti che, proprio per riagganciarci al discorso della tariffa esosa e dei costi alti di conferimento, devono essere quanto più possibile diffusi e di prossimità e possibilmente anche concorrenziali.
“Una bassa qualità della raccolta differenziata, una gestione dissennata del rifiuto secco indifferenziato, procedure farraginose e ritardi nelle autorizzazioni per la realizzazione delle infrastrutture e degli impianti a servizio della raccolta differenziata e dell’economia circolare pesano ancora sulla corretta ed efficiente gestione del Ri-ciclo integrato dei rifiuti”, dichiara Tommaso Castronovo, Presidente di Legambiente Sicilia, che così continua: “Gli obiettivi, le priorità, gli strumenti e i cantieri da realizzare per attuare l’economia circolare nella nostra regione sono chiari a (quasi) tutti quelli che operano con competenza e professionalità nella nostra regione e nei nostri comuni e anche ai cittadini. In quest’ottica proponiamo da tempo il rilancio dell’area industriale di Termini Imerese affinché divenga hub logistico e industriale dell’economia circolare e della filiera delle energie rinnovabili. Lo si faccia adesso perché non possiamo più permetterci di perdere tempo e risorse”.
Sicilia Munnizza Free è il progetto di Legambiente per liberare la Sicilia dai rifiuti e avviarci verso l’economia circolare ed è patrocinata dal Dipartimento Acqua e Rifiuti e dall’Anci Sicilia e sostenuta da :
Gold Partner: CONAI
Parten Sostenitori. a2a, Agesp, LVS Grouup
Partner Asja, Sarco, WEM
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