La transizione ecologica nelle piccole isole: presentazione del rapporto Isole Sostenibili 2024 _ Palermo 18 Giugno 2024
- data Giugno 14, 2024
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l’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IIA) , in collaborazione con Legambiente, presenta a Palermo presso i Cantieri Culturali alla Zisa allo Spazio Mediterraneo, in via Paolo Gili 4, il 18 giugno 2024, la sesta edizione del “rapporto Isole Sostenibili”, che ambisce a fornire un quadro aggiornato dei progetti e delle politiche verso la sostenibilità delle Isole Minori nei settori chiave della transizione ecologica: energia, acqua, suolo, rifiuti, mobilità e turismo.
Le piccole isole marittime italiane sono aree dalle straordinarie risorse ambientali, storiche e culturali, come la maggior parte delle isole europee. Tuttavia, sono anche sistemi fragili e isolati che devono affrontare problemi e ostacoli peculiari e specifici. In tutto il mondo, le isole sono un laboratorio per interventi innovativi nei settori dell’energia, della mobilità, dell’acqua e dei rifiuti e della gestione del suolo. Le piccole isole hanno ricevuto negli ultimi anni una grande attenzione da parte delle politiche nazionali e comunitarie. Ma spesso gli interventi sulle isole seguono un approccio top-down e non sono coordinati tra loro. I risultati sono buone pratiche anche importanti, ma che non sono in grado di per sé di produrre un cambiamento più generale.
Anche quest’anno, in occasione della presentazione del Rapporto “Isole Sostenibili 2024” vogliamo alimentare il dibattito, invitando tutti i possibili protagonisti della transizione ecologica. In una conferenza di alto livello, “La transizione ecologica nelle piccole isole“, stakeholder istituzionali, privati e del mondo della ricerca discuteranno dei diversi temi legati alla transizione sostenibile nelle piccole isole italiane, fornendo dati e mostrando buone pratiche e incoraggiando lo scambio tra pari tra i policy-maker delle isole.
L’obiettivo della giornata è favorire lo scambio di esperienze e conoscenze, la diffusione di documenti e relazioni e porre l’attenzione sul tema dell’insularità, sui problemi che questa porta ma anche sule opportunità e le esperienze presenti già ora sulle isole.
La partecipazione alla conferenza è libera e gratuita.
il link per iscriversi è il seguente: https://forms.office.com/e/Rjvd2Z3HtR
19.12.2023 – Dossier Comuni Ricicloni Sicilia 2023. 80 Comuni Rifiuti Free, 274 Comuni Ricicloni. La Sicilia finalmente sopra il 50% di raccolta differenziata. Le proposte di Legambiente per un balzo in avanti per il Ri-ciclo integrato dei rifiuti
- data Dicembre 19, 2023
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Significativi i progressi che stanno avvenendo nell’isola nella gestione del Ri-ciclo integrato dei rifiuti, grazie agli impegni delle tante amministrazioni comunali e di milioni di cittadini siciliani.
È quanto risulta dalla pubblicazione del Dossier Comuni Ricicloni Sicilia 2023, che riporta i dati 2022 della gestione della raccolta dei rifiuti dei comuni Siciliani.
Leggi tutto»17.11.2023 Legambiente Sull’aggiornamento del piano rifiuti: Inceneritori e discariche, una ricetta vecchia e dannosa. La Sicilia può liberarsi dai rifiuti solo se si investe sulla raccolta differenziata porta a porta di qualità e sugli impianti di riciclo per l’economia circolare
- data Novembre 17, 2023
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Inceneritori e discariche: una ricetta vecchia e dannosa. La Sicilia può liberarsi dai rifiuti solo se si investe sulla raccolta differenziata di qualità porta a porta e sugli impianti di riciclo per l’economia circolare.
Dichiarazione del presidente di Legambiente Sicilia Tommaso Castronovo sul rapporto ambientale per l’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti”
“5 discariche per oltre 6 milioni di tonnellate, due inceneritori realizzati con soldi pubblici per bruciare ogni anno 600.000 tonnellate di rifiuti e cassonetti stradali per la raccolta a Palermo, è questo il resoconto finale e stravagante presente nel rapporto ambientale per l’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti per risolvere il problema della “munnizza” in Sicilia.
Sono soluzioni che appartengono al passato e presentano il rischio di sottoporci nei prossimi anni a nuovi conflitti con l’Unione Europea, come è accaduto in passato, a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi nazionali di avvio a riciclo stabiliti dalla direttiva sull’economia circolare.
E’ necessario che a Palermo, come si sta facendo a Messina e a Catania, si avvii rapidamente il porta a porta in tutta la città evitando di sperperare denaro pubblico per inutili cassonetti stradali il cui tasso di qualità della raccolta differenziata necessario per l’avvio a riciclo è bassissimo.
Solo rafforzando i sistemi di raccolta differenziata delle 4 città più grandi (Palermo, Catania, Messina e Siracusa) si ridurrebbe di oltre la metà i rifiuti attualmente conferiti nelle discariche.
Nel piano regionale dei rifiuti in vigore è previsto un obiettivo ben preciso entro il 2030: raccolta differenziata al 90% e una produzione di rifiuto secco indifferenziato non superiore a 230.000 tonnellate.
Per gestire queste quantità sono sufficienti 4 impianti per la produzione di combustibile solido secondario da destinare ai cementifici siciliani in sostituzione del Pet coke e impianti innovativi waste to chemical per la produzione di idrogeno ed etanolo.
Le possibilità per migliorare significativamente le performance di raccolta differenziata e riciclo dei comuni siciliani sono numerose, come dimostrano gli oltre 270 comuni ricicloni, ovvero quelli che nel 2022 hanno superato abbondantemente il 65% di raccolta e 100 comuni rifiuti free che producono meno di 75kg di rifiuti indifferenziati.
Le soluzioni esistono e porterebbero a risultati in tempi rapidi: politiche attive per la riduzione della produzione di rifiuti a monte, l’applicazione della tariffa puntuale per ristabilire il principio di equità per chi non produce rifiuti e per individuare gli evasori, la creazione di centri di raccolta per i rifiuti ingombranti, RAEE, oli vegetali esausti, tessili, centri di riuso e per la preparazione al riutilizzo.
Inoltre, occorre rapidamente approvare e realizzare gli impianti veramente utili per il riciclo e l’economia circolare, quelli di biodigestione anaerobica per la produzione di compost e biometano, per il trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche da cui estrarre le materie critiche (in Sicilia c’è solo un impianto e la raccolta più bassa di RAEE per abitante in Italia), per il riciclaggio dei pannolini, degli oli vegetali e minerali esausti, per il trattamento dei Pneumatici fuori uso.
La regione dovrebbe impegnarsi a destinare tutte le risorse necessarie, velocizzando le autorizzazioni, e favorire gli investimenti pubblici e privati, per realizzare nei prossimi 3 anni questi impianti per risolvere definitivamente la questione dei rifiuti e non andare dietro a costosi e inutili discariche e inceneritori e che vedrebbero la luce forse nel 2030”
17 novembre 2023
L’ufficio stampa Teresa Campagna 338 2116468
04.03.2023 Sempre più comuni Ricicloni nell’agrigentino, ma adesso occorre un impegno straordinario per realizzare i cantieri dell’economia circolare
- data Marzo 04, 2023
- autore UFFICIO STAMPA
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COMUNICATO STAMPA
Sono 29 su 43 i comuni della provincia di Agrigento che nel 2021 hanno superato il 65% di raccolta differenziata e 4 di questi (Villafranca, Calamonaci, Lucca Sicula e Camastra) sono addirittura Comuni Rifiuti Free, ossia comuni che hanno una produzione pro capite di rifiuti indifferenziati inferiore a 75 Kg.
Tra i Comuni Virtuosi Sciacca con l’83% e Agrigento con il 71%, ma non mancano comuni che ancora sono al palo nella raccolta differenziata come Licata al 12% e Palma di Montechiaro, maglia nera regionale con un magro 3% .
I comuni agrigentini, grazie all’impegno dei cittadini virtuosi, hanno comunque avuto riconosciuto dai Consorzi di filiera del riciclo oltre 4 milioni e mezzo di euro in corrispettivi.
Questi alcuni dei dati che sono emersi nel corso dell’EcoForum provinciale sui rifiuti e l’economia circolare che si è tenuto a Ravanusa con l’obiettivo di costruire una visione comune strategica necessaria per realizzare i cantieri dell’economia circolare.
All’incontro hanno partecipato amministratori locali, esperti e operatori del settore e i presidenti delle due SRR agrigentine.
“Sono indubbiamente risultanti incoraggianti che ci indicano che siamo nella direzione giusta- dichiara Tommaso Castronovo responsabile Rifiuti ed Economia Circolare di Legambiente Sicilia – Ma bisogna fare sicuramente di più. Gli obiettivi selettivi previsti dalla normativa europea e dalla strategia nazionale per l’economia circolare ci obbligano a cambiare passo e ci spingono sempre di più verso il recupero di materia, sia a valle che a monte e ad un ricorso sempre più residuale alla discarica. Non basterà più, quindi, raggiungere il 65% di raccolta differenziata ma la misura di quanto i comuni siano stati efficaci e virtuosi sarà l’effettivo avvio a riciclo dei rifiuti. E’ quindi importante accelerare in questa direzione in cui i comuni devono continuare a svolgere insieme ai cittadini un ruolo straordinario.”
Per questo occorre puntare ad una gestione integrata e innovativa dei servizi di raccolta che vada in direzione della riduzione della produzione dei rifiuti e del recupero spinto di materia, a partire dalla implementazione del porta-a-porta che favorisca sempre di più la raccolta monomateriale e dall’introduzione della tariffa puntuale che premia chi è in grado di produrre sempre meno rifiuti. Altre misure necessarie che Legambiente propone ai comuni riguardano la promozione dei prodotti sfusi e del vuoto a rendere, coinvolgendo attivamente in questo processo la piccola e grande distribuzione, l’apertura dei centri del riuso e di preparazione al riutilizzo per rimettere in circolo oggetti e beni che, anziché finire in discarica, potranno essere destinati a scopi sociali e a famiglie bisognose ed ancora. Accelerare, inoltre, sulla creazione di un mercato dei prodotti riciclati, attraverso gli acquisti verdi (GPP) e sull’introduzione dei CAM nei bandi della pubblica amministrazione.
Così come è apparso altrettanto evidente, dall’intervento dei sindaci e dirigenti delle SRR, accelerare nella semplificazione delle procedure autorizzative per la realizzazione degli impianti di riciclo, necessari per una gestione efficiente ed economicamente sostenibile del ciclo integrato dei rifiuti.
E’ emblematico che gli impianti per il trattamento dell’organico da realizzare in provincia di Agrigento, pur essendo da tempo inseriti nei piani di finanziamento della Regione, abbiano dovuto subire almeno 3 revisioni dei prezzi a causa proprio dei ritardi nel rilascio delle autorizzazioni con evidente aumento complessivo dei costi.
“All’assessore Regionale Roberto Di Mauro– dichiara Giuseppe Alfieri presidente regionale dell’associazione – chiediamo un impegno concreto per ridurre drasticamente i tempi delle procedure autorizzative per la realizzazione degli impianti industriali per il riciclo, quelli attualmente in istruttoria alla regione e quelli che saranno finanziati dai fondi del PNRR e che dovranno giocoforza concludersi entro il 2026.”
Altrettanto fondamentale, per ridurre i costi di gestione del ciclo integrato dei rifiuti e conseguenzialmente la tariffa sui rifiuti a carico dei cittadini, sarà intervenire sulla governance del sistema riducendo le SRR a 5 come richiesto dalla corte dei conti ed eliminare i 280 ARO, di cui 26 operanti nella sola provincia di Agrigento, riportando le competenze agli ambiti ottimali con evidenti ritorni nelle economie di scala.
Sicilia Munniza Free è patrocinata da Anci Sicilia e Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti e sostenuta da :
Gold Partner Conai,
Partner Principale: Snam,
Partner sostenitori: LVS; Agesp, Asia Ambiente
Partner: Sarco, a2a, e Novamont
4 marzo 2023
L’ufficio stampa
Teresa Campagna 338 2116468
02.03.2023 Da Ravanusa (AG) ripartono gli EcoForum provinciali sui rifiuti e l’economia circolare.
- data Marzo 02, 2023
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EcoForum Provinciale sui Rifiuti e l’Economia Circolare
La direzione è quella giusta”
Venerdì 3 marzo, ore 9.30 Ravanusa (AG), Biblioteca Comunale
Venerdì 3 marzo alle ore 9.30 a Ravanusa presso la Biblioteca Comunale si terrà L’EcoForun provinciale sui Rifiuti e l’Economia Circolare, organizzato nell’ambito di Sicilia Munnizza Free il progetto nazionale di Legambiente per liberare la Sicilia dai rifiuti e avviarci verso l’economia circolare.
In questi anni il 75% dei comuni della provincia di Agrigento ha raggiunto performance importanti nella raccolta differenziata, ma adesso occorre un impegno straordinario per raggiungere gli obiettivi sfidanti dell’economia circolare e cogliere l’opportunità offerta dai finanziamenti del PNRR e dai fondi europei della prossima programmazione 2021-2027
Gli EcoForum Provinciali costituiscono l’occasione per costruire, in ogni territorio, una visione comune strategica necessaria per realizzare i cantieri dell’economia circolare.
Il programma
Saluti e introduzione
Tommaso Castronovo, Responsabile Rifiuti ed Economia Circolare Legambiente Sicilia
Prima sessione (ore 10.00-11.15): I sistemi di raccolta per la gestione del Ri-Ciclo integrato dei Rifiuti
Maria Concetta Dragonetto, Progetti territoriali speciali CONAI,
Salvino Patti, Assessore all’ambiente Comune di Sciacca
Vito Di Mauro, Sindaco Comune di Aci Bonaccorsi
Sergio Capelli, comunicatore ambientale – co-founder Impatellers
Seconda sessione: ore 11.15 -12.00 La rete impiantistica per le infrastrutture dell’economia circolare
Gero La Rocca, Amministratore Unico Ecoface Industry
Claudio Guarneri, direttore Generale SRR Agrigento provincia EST
Francesco Riggio, Responsabile Area tecnica SRR Agrigento provincia OVEST
Modera Claudia Casa, ufficio di presidenza Legambiente Sicilia
Tavola Rotonda: I cantieri dell’economia circolare
Gaetano pendolino, Presidente SRR Agrigento provincia EST
Vito Marsala, Presidente SRR Agrigento Provincia Ovest
Carmelo D’Angelo, Sindaco Comune di Ravanusa
Giuseppe Alfieri, Presidente Legambiente Sicilia
Roberto Di Mauro, Assessore Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica utilità
Modera: Daniele Gucciardo, presidente Circolo Legambiente Rabat
Sicilia Munniza Free è patrocinata da Anci Sicilia e Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti e sostenuta da :
Gold Partner Conai,
Partner Principale: Snam,
Partner sostenitori: LVS; Agesp, Asia Ambiente
Partner: Sarco, a2a, e Novamont
20.12.2022 – Dossier Comuni Ricicloni Sicilia. 51 Comuni Rifiuti Free, 231 Comuni Ricicloni. La Sicilia ancora sotto il 50% di raccolta differenziata. Le proposte di Legambiente per un balzo in avanti per il Ri -ciclo integrato dei rifiuti
- data Dicembre 20, 2022
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA, Economia Circolare, Rifiuti
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Significativi i progressi che stanno avvenendo nell’isola nella gestione del Ri-ciclo integrato dei rifiuti, grazie agli impegni delle tante amministrazioni comunali e di milioni di cittadini siciliani.
È quanto risulta dalla pubblicazione del Dossier Comuni Ricicloni Sicilia 2022, che riporta i dati 2021 della gestione della raccolta dei rifiuti dei comuni Siciliani.
Leggi tutto»Dossier Comuni Riciloni Sicilia 2022
- data Dicembre 12, 2022
- autore UFFICIO STAMPA
- In Economia Circolare, Rifiuti
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Anche quest’anno, dopo il successo dell’edizione dello scorso anno, abbiamo il piacere di raccontare i progressi che stanno avvenendo in Sicilia nella gestione del Ri-ciclo integrato dei rifiuti.
Lo faremo nuovamente con il Dossier Comuni Ricicloni Sicilia, una pubblicazione che vuole raccontare la Sicilia che sta finalmente cambiando nella gestione virtuosa dei rifiuti, come dimostrano sia i numeri dei Comuni Ricicloni (Comuni che hanno superato il 65% di raccolta differenziata) e dei Comuni Rifiuti Free (Comuni con una produzione di rifiuti indifferenziati inferiore a 75 Kg /abitante) che le tante belle storie di economia circolare di soggetti pubblici e privati.
La pubblicazione sarà arricchita dai contributi e dalle riflessioni degli esperti e delle autorità istituzionali, che presenteranno un quadro degli interventi necessari, a livello normativo e gestionale, per uscire definitivamente dalle emergenze rifiuti e, al contempo, preciseranno quali sono gli impegni da eseguire per avviarci verso l’economia circolare.
Il 20 dicembre presenteremo, con la presenza dell’Assessore Regionale ai Rifiuti e altri ospiti istituzionali, i dati del Dossier e coglieremo l’occasione anche per premiare i Comuni Rifiuti Free e quelle esperienze virtuose della gestione del ciclo dei rifiuti e dell’economia circolare.
Tommaso Castronovo, Responsabile rifiuti ed economia circolare Legambiente Sicilia
Roberto Di Mauro, Assessore regionale dell’Energia e e dei Servizi di Pubblica Utilità
Vito Matranga, Presidente AMB Bagheria
Alberto Arcidiacono, Sindaco di Monreale
Andrea Minutolo, Responsabile Scientifico di Legambiente nazionale
Giuseppe Alfieri, Presidente Legambiente Sicilia
Consegna Premio Comuni Ricicloni e Comuni Rifiuti Free alle migliori performance raggiunte dai comuni nella raccolta differenziata e per la minore produzione di rifiuti indifferenziati e riconoscimento di Menzioni Speciali ai comuni e aziende che si sono distinte nelle buone pratiche della gestione dei rifiuti e dell’economia circolare.
25.10.2022 – 5° EcoForum Regionale sui Rifiuti e l’Economia Circolare. Le richieste di Legambiente al presidente Schifani
- data Ottobre 25, 2022
- autore ufficiostampa
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Costruire innovazione e sostenibilità nella direzione dell’economia circolare. È questo il messaggio che Legambiente Sicilia ha lanciato nel corso della quinta edizione dell’EcoForum regionale sui Rifiuti e l’Economia Circolare.
È questa la sfida che nei prossimi anni affronterà la nostra regione per non perdere la grande occasione che proviene dai fondi del PNRR per realizzare gli impianti industriali per il riciclo e per migliorare i sistemi di raccolta differenziata nei nostri comuni.
Leggi tutto»5° EcoForum Regionale sui Rifiuti e l’Economia Circolare – La direzione è quella giusta -25 ottobre 2022 Palermo Spazio Mediterraneo Cantieri Culturali alla Zisa
- data Ottobre 17, 2022
- autore UFFICIO STAMPA
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Siamo giunti alla QUARTA edizione di Sicilia Munnizza Free – il progetto nazionale di Legambiente per liberare la Sicilia dai rifiuti verso l’economia circolare – con l’obiettivo di continuare con determinazione e coerenza il percorso intrapreso dalla nostra associazione per fornire, con il coinvolgimento e la collaborazione di tutti i soggetti responsabili, indicazioni, proposte e soluzioni normative e tecnologiche utili a migliorare la gestione del ciclo dei rifiuti in Sicilia.
In questi ultimi cinque anni la raccolta differenziata è passata complessivamente dal 22% al 48% con oltre 230 comuni piccoli e medi (il 53% del totale) che hanno abbondantemente superato il 65% di raccolta differenziata, grazie all’impegno virtuoso da parte dei cittadini e alla messa a punto di servizi di raccolta differenziata idonei ed efficienti.
Sicuramente si può e si deve fare di più!
Gli obiettivi sfidanti dell’economia circolare obbligano a cambiare passo e spingono sempre di più verso il recupero di materia, sia a valle che a monte.
Per molti comuni sarà un impegno straordinario che richiederà una rimodulazione dei servizi di raccolta che dovranno essere sempre più puntuali ed efficaci, ma necessiterà anche di maggiore coinvolgimento ed accresciuta responsabilità da parte dei cittadini nel favorire una maggiore qualità dei rifiuti differenziati, evitando contaminazioni fra tipologie di rifiuti non omogene.
La 4a edizione di “Sicilia Munnizza Free” avrà come obiettivo quello di spingere tutti i soggetti responsabili della gestione del ciclo dei rifiuti di proseguire nella direzione giusta dell’economia circolare per chiudere definitivamente, senza scorciatoie, con la stagione delle discariche e pianificare e realizzare un sistema industriale del recupero e del riciclo che possa generare sviluppo, occupazione e benessere per la nostra Isola
Il 25 ottobre organizzeremo a Palermo la 5a edizione dell’EcoForum Regionale sui Rifiuti e l’Economia Circolare che è stato e vuole continuare ad essere un’occasione di incontro e di confronto tra istituzioni, operatori economici ed esperti sulle proposte in campo e sulle soluzioni anche industriali per la gestione sostenibile dei rifiuti, a partire dalla necessità della realizzazione di impianti a servizio della raccolta differenziata e del recupero e riuso della materia prima seconda.
Per questa 5^ edizione dell’EcoForum il messaggio trasversale è costruire innovazione e sostenibilità nella direzione giusta dell’economia circolare e verrà declinato durante l’Ecoforum in tre focus principali: sistemi di raccolta per la gestione del ri -ciclo integrato dei rifiuti, la rete impiantistica per infrastrutturare l’economia circolare, gli interventi per gestire il sistema di depurazione e contrastare il beach litter .
Per poter essere aggiornato sul programma dell’EcoForum e prenotare i posti in sala cliccare questo link https://bit.ly/3s7j9Up
Leggi il programma completo EcoForum regionale 2022 – Programma A4
Leggi il comunicato stampa Finale
05.10.2022 Carovana dell’Economia Circolare . Concluse le tappe di Caltanissetta e Gela
- data Ottobre 05, 2022
- autore UFFICIO STAMPA
- In # Campagne, COMUNICATI STAMPA, Economia Circolare, Rifiuti
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Carovana dell’Economia Circolare
Concluse le tappe di Caltanissetta e Gela
Le soluzioni per aumentare la qualità della raccolta differenziata e contrastare l’abbondono dei rifiuti
🚎Seguici! La direzione è quella giusta
Tante iniziative e grande partecipazione per le tappe della Carovana dell’Economia Circolare, l’iniziativa itinerante organizzata nell’ambito del progetto Sicilia Munnizza Free di Legambiente che, ha fatto tappa a Caltanissetta e a Gela, anch’esse ancora sotto il 65% di raccolta differenziata, come altri 8 comuni siciliani sopra i 40.000 abitanti.
Le tappe della Carovana di questo lungo fine settimana hanno coinciso anche con le iniziative di Puliamo il Mondo, la più grande campagna di volontariato ambientale che ha visto migliaia di cittadini ripulire strade, scuole, parchi e spiagge.
In Sicilia sono stati oltre 20 gli appuntamenti svolti nell’edizione speciale di Sicilia Munnizza Free.
A Caltanissetta e Gela sono state coinvolte durante la settimana diverse scuole nella pulizia straordinaria di alcune aree verdi interne e limitrofe alle stesse scuole, mentre nella giornata di domenica i volontari di Legambiente Caltanissetta e Sicilia insieme all’Agesci, e altre associazioni del territorio, sono intervenuti per la rimozione di alcuni discariche abusive nella strada provinciale SP2 e nelle aree di sosta della SS 640 in prossimità dell’opera commemorativa del Giudice Antonio Saetta, ucciso barbaramente dalla mafia il 25 settembre 1988.
Ed è stato proprio il contrasto agli abbondoni illeciti dei rifiuti il tema del Focus sulla Raccolta differenziata “Un salto di qualità per l’economia circolare” che si è svolto in Piazza Garibaldi a Caltanissetta nel quale sono intervenuti il sindaco Roberto Gambino e l’assessore all’ambiente del comune di Caltanissetta Michele Frangiamore , il responsabile area amministrava della SRR di Caltanissetta Nord Andrea Morreale, i capo gabinetto del Libero Consorzio dei Comuni di Caltanissetta Sergio Scarciotta, la segretaria provinciale della CGIL Rosanna Moncada, associazioni ambientaliste.
“La nostra proposta, dichiara Ivo Cigna presidente di Legambiente Caltanissetta, che è stata accolta dalle parti in causa, è di costituire un tavolo tecnico con la partecipazione della prefettura, dei Sindaci, della SRR e dei gestori del servizio per individuare le soluzioni più adatte per contrastare efficacemente gli abbondoni, non solo con il presidio del territorio, ma con interventi omogenei e strutturati in tutti i comuni dell’ambito nisseno e una campagna di comunicazione inclusiva e responsabile”
“Caltanissetta, dopo un significativo balzo registrato negli ultimi anni che ha portato la raccolta differenziata dal 15% del 2017 al 61% del 2021, grazie al sistema di raccolta porta a porta che è stato introdotto in tutta la città, ha la necessità di fare un salto di qualità nella gestione del servizio di raccolta, proprio a partire dalla introduzione della tariffa puntuale che, oltre a premiare i cittadini virtuosi che produrranno sempre meno indifferenziata, contribuirà ad aumentare la qualità del differenziato e a raggiungere gli obiettivi di riciclo.”
Occorre riciclare entro il 2025 almeno il 55% dei rifiuti urbani, il 60% entro il 2030 e il 65% entro il 2035. Ancora più impegnativo l’obiettivo di riciclo dei rifiuti da imballaggio (plastica, vetro, alluminio, carta e cartone, legno, metalli): almeno il 65% entro il 2025 e il 70% entro il 2030.
Obbligo di raccolta differenziata dal 2022 per i rifiuti tessili, dei rifiuti organici e dei rifiuti pericolosi domestici. Riduzione degli sprechi alimentari del 30% entro il 2025 e del 50% entro il 2030, attraverso l’incentivo alla raccolta dei prodotti invenduti e alla loro redistribuzione
Anche Gela, seconda tappa del weekend dell’economia circolare, è ferma da alcuni anni sotto il 65%, e in questi mesi è al centro di una querelle per la decisione di affidare la gestione del servizio di raccolta ad una società in house che già gestisce altri comuni dell’ambito sud della provincia nissena.
Durante il dibattito, al quale hanno partecipato il Sindaco Lucio Greco e il presidente della SRR Caltanissetta Sud Enzo Marino, la segretaria provinciale della CGIL Rosanna Moncada, gli studenti sono state evidenziate le criticità del passaggio di gestione nell’intento anche di salvaguardare i livelli occupazionali ma anche la necessità di garantire un servizio sempre più puntuale ed efficace che consenta di raggiungere gli obiettivi di riciclo previsti dalla normativa.
“Per molti comuni sarà un impegno straordinario – dichiara Tommaso Castronovo, responsabile Rifiuti ed Economia Circolare di Legambiente Sicilia – che richiederà una rimodulazione dei servizi di raccolta che dovranno essere sempre più puntuali ed efficaci.
Occorre puntare ad una gestione integrata e innovativa dei servizi, continua Castronovo, che vada in direzione della riduzione della produzione dei rifiuti e del recupero spinto di materia.
Fondamentale risulterà l’introduzione della tariffa puntuale che premia chi è in grado di produrre sempre meno rifiuti, indifferenziati ma anche differenziabili. Favorire altresì i centri del riuso e di preparazione al riutilizzo al fine di rimettere in circolo oggetti e beni che anziché finire in discarica possano essere destinati a scopi sociali e a famiglie bisognose. Ma accanto a quest’azione di gestione del sistema di raccolta devono trovare spazio e sostegno le iniziative economiche private a servizio del recupero e riciclo, capaci di creare occupazione e sviluppo durevole e sostenibile nel territorio”
Nella provincia di Caltanissetta da qualche mese è stato avviato il primo impianto di biodigestione aneorobica della regione che tratta oltre 36 mila tonnellate di organico proveniente dalla raccolta differenziata e che viene trasformato in compost e in biogas, contribuendo sia agli obiettivi di riciclo sia a quelli di decarbonizzazione del nostro Paese.
Tuttavia sono ancora insufficienti gli impianti per il recupero e il riciclo dei materiali nella provincia nissena costringendo i comuni – in particolare quelli dell’ambito SRR SUD che tra l’altro hanno anche visto nei scorsi mesi il sequestro dell’unico impianto di compostaggio pubblico del territorio – a conferire in altre province i rifiuti differenziati raccolti.
Fondamentale in questo processo di transizione verso il modello di economia circolare sarà il maggiore coinvolgimento e l’accresciuta responsabilità da parte dei cittadini nel favorire una maggiore qualità dei rifiuti differenziati, evitando contaminazioni fra tipologie di rifiuti non omogenei.
Nelle due tappe appena concluse, Caltanissetta e Gela, è stata registrata una numerosa e gioiosa partecipazione da parte delle scuole e delle famiglie alle iniziative proposte – animazione, laboratori del riciclo e del riuso, un punto mobile per la raccolta differenziata dei rifiuti e il centro del riuso di Caltanissetta, i cui oggetti sono stati donati alle famiglie bisognose – con l’obiettivo di coinvolgere e stimolare i cittadini, a fare sempre meglio la raccolta differenziata e a riciclare, ma ancora prima a ridurre la produzione dei rifiuti.
La Carovana dell’Economia Circolare è un’iniziativa di Legambiente nell’ambito del progetto Sicilia Munnizza Free
Sicilia Munniza Free è patrocinata da Anci Sicilia e Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti e sostenuta da :
Gold Partner: Conai,
Partner sostenitori: LVS, Asia Ambiente
Partner Sarco,a2a, Seap e Novamont
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