31.07.2025 – Segnali positivi dal rapporto Comieco: in Sicilia la raccolta di carta e cartone cresce del 4,3%. Dichiarazione del presidente di Legambiente Sicilia Tommaso Castronovo: “Si può e si deve fare di più per recuperare il gap rispetto alle altre regioni più virtuose. La Regione investa nella filiera della raccolta differenziata e del riciclo, anziché in inceneritori e discariche”
- data Luglio 31, 2025
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
0
L’ultimo rapporto Comieco sulla raccolta di carta e cartone in Sicilia restituisce un dato incoraggiante: nel 2024 si registra un incremento del 4,3% rispetto all’anno precedente, con oltre 243.000 tonnellate raccolte complessivamente.
Negli ultimi anni, la Sicilia ha intrapreso un percorso virtuoso nel campo della raccolta differenziata, con progressi costanti in tutte le frazioni merceologiche, sia domestiche che commerciali. Tuttavia, è necessario fare di più e meglio.
Preoccupa, infatti, la qualità della raccolta: oltre il 30% della carta raccolta nella nostra regione risulta contaminata da frazione estranee, a fronte di una media nazionale del 3%. Questo comporta che una parte significativa degli sforzi dei cittadini siciliani venga vanificata, con i materiali destinati non al riciclo ma a discariche o inceneritori, generando perdite economiche e maggiori costi per la collettività. Particolarmente allarmante è la situazione della città di Palermo, dove si registra addirittura una riduzione del 2% nella raccolta di carta e cartone e con la peggiore raccolta pro capite (38Kg/ab), in controtendenza rispetto agli altri capoluoghi siciliani. È evidente che non si può più rimandare l’implementazione di un efficace sistema di raccolta porta a porta esteso a tutta la città. In questi giorni l’Assemblea Regionale Siciliana si appresta ad approvare un provvedimento per la copertura degli extra costi — pari a 40 milioni di euro — sostenuti dai Comuni per il conferimento dei rifiuti indifferenziati fuori regione. Risorse che potrebbero essere risparmiate rafforzando l’intera filiera della raccolta differenziata e del riciclo. Occorre puntare su una raccolta più efficiente e di maggiore qualità, attraverso il potenziamento della comunicazione e del coinvolgimento dei cittadini, la realizzazione e l’ampliamento di isole ecologiche e centri comunali di raccolta, l’introduzione della tariffa puntuale, controlli più stringenti, l’ottimizzazione dei costi del servizio e la costruzione di impianti per il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti.
La Sicilia non ha nulla da invidiare alla Sardegna, che in pochi anni è riuscita a scalare le classifiche nazionali, stabilendosi ai vertici tra le regioni più virtuose con oltre il 76% di raccolta differenziata. Serve una visione chiara e coerente, che abbandoni definitivamente la scorciatoia di inceneritori e discariche — costosi, inutili e insostenibili — e punti invece su una strategia capillare per sostenere gli sforzi dei cittadini e delle amministrazioni locali per potenziare e migliorare la filiera della raccolta differenziata e del riciclo.
Solo così potremo garantire alla nostra regione un futuro più pulito, efficiente e sostenibile.
Commenti recenti