11.10.2021 – Preziose X Natura. Domenica 17 ottobre flash mob: nuove riserve naturali per tutelare la bellezza
- data Ottobre 11, 2021
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Le sfide di Legambiente Sicilia per tutelare la biodiversità e proteggere il 30 per cento del territorio e del mare entro il 2030. Nell’ambito della campagna Preziose X natura, domenica prossima, 17 ottobre, alle ore 11.30, sono stati organizzati 6 flash mob per chiedere nuove riserve naturali per tutelare la bellezza. Una escursione, con i volontari di Legambiente Sicilia, per immergersi nel nostro territorio ed apprezzare il valore e l’importanza della biodiversità.
Questi i siti:
Leggi tutto»01.02.2021 -EcoForum provinciale. A Caltanissetta realizzato il primo impianto di biodigestione aneorobica per il trattamento della Forsu in Sicilia. La provincia nissena nel 2020 al 58% nella raccolta differenziata, 13 comuni su 22 sopra il 65%
- data Ottobre 02, 2021
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A Caltanissetta realizzato il primo impianto di biodigestione aneorobica per il trattamento della Forsu in Sicilia. La provincia nissena nel 2020 al 58% nella raccolta differenziata, 13 comuni su 22 sopra il 65%, Caltanissetta incrementa di quasi 20 punti percentuali rispetto al 2019.
Nel 2020 la provincia di Caltanissetta si ferma al 57% della raccolta differenziata con un incremento di quasi 10 punti rispetto al 2019, ma è il Comune capoluogo a registrare il maggiore balzo in avanti nel servizio di raccolta passando dal 42% del 2019 al 60% del 2020. Mentre Gela segna il passo con un leggero calo rispetto all’anno precedente passando dal 49 48% al 48,67%.
Complessivamente sono 13 i comuni, su 22 (erano solo 4 nel 2019), sopra il 65% di raccolta differenziata, tutti comuni sotto i 15 mila abitanti.
Un trend, quindi, in crescita che si conferma anche rispetto ai dati del primo semestre 2021, premiando il passaggio del sistema del servizio che, in tutti i comuni nisseni, è passato al porta a porta.
Sono questi i dati presentati in occasione dell’EcoForum provinciale sui rifiuti e l’economia circolare organizzato nell’ambito della 3^ edizione di Sicilia Munnizza Free, il progetto di Legambiente per liberare la Sicilia dai rifiuti per un avviarla verso l’economia Circolare.
L’incremento della raccolta differenziata, se da una parte si è tradotto nell’aumento dei contributi riconosciuti ai comuni nisseni da parte del Conai, dall’altra parte, come hanno avuto modo di segnalare i Presidenti delle due SRR della provincia Balbo e Catania e il Sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, i comuni sono stati costretti a sobbarcarsi gli alti costi (anche 230 /t ) per il trattamento dell’organico a causa della mancanza di impianti dedicati nella provincia.
Una criticità – denunciano le SRR – dovuta ai ritardi della Regione per la definizione dell’avvio delle procedure autorizzative come nel caso dell’impianto pubblico per il trattamento dell’organico previsto a San Cataldo, per il quale è stato previsto un finanziamento di 24 milioni di euro e per il quale dal 2017 ad oggi si è svolto un solo tavolo tecnico.
Pur tuttavia, la provincia di Caltanissetta potrà vantare nelle prossime settimane il primato di avere realizzato nel suo territorio il primo impianto in Sicilia di biodigestione aneorobica per il trattamento della FORSU. L’impianto, sito in contrada Grottarossa a Caltanissetta, realizzato da SNAM, che ha modificato sostanzialmente il progetto originario con interventi di contenimento dell’impatto ambientale e delle emissioni odorigene, sarà in grado di trattare 36.000 t/a di FORSU che produrranno ammendante per i terreni agricoli e biometano da immettere nella rete.
“Riteniamo che l’unica strada per uscire definitivamente dall’emergenza sia quello di puntare alla riduzione, al riuso e alla raccolta differenziata di qualità e ad un impiantistica innovativa del recupero e del riciclo che sia quanto più vicina ai luoghi di produzione dei rifiuti- dichiara Tommaso Castronovo coordinatore di Sicilia Munnizza Free e responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia. Per questo occorre ancora di più spingere sulla raccolta differenziata, non accontentandosi del 65% di RD, e puntando sulla qualità per favorire lo sviluppo di una rete industriale dell’economia circolare.
“Purtroppo nonostante le promesse iniziali del governo Musumeci – dichiara Gianfranco Zanna Presidente regionale di Legambiente- il sistema di gestione del ciclo dei rifiuti continua a reggersi ancora sulle discariche pubbliche e private, gli unici impianti che sono stati realizzati negli ultimi 4 anni come quelli di contrada timpazzo di Gela e la VII vasca di bellolampo. Mentre abbiamo bisogno di impianti a servizio della raccolta differenziata per recuperare materia ed avviarla al riciclo, come ci chiede l’Europa e il nuovo modello di economia circolare e non di impianti che, invece, la seppelliscono o la bruciano come le discariche e i Termovalorizzatori. Prospettare ai Sindaci e alle SRR, come sta facendo la Regione, la soluzione degli inceneritori per risolvere il problema della gestione del secco residuo è solo ingannevole, poiché oltre ad essere un investimento oneroso sia per il pubblico che per il privato, che verrebbe pagato comunque dalle tasse dei siciliani con costi di conferimento di 200€/t, ci vorranno non meno di 7 -10 anni per la loro realizzazione e di fatto impedirebbe il raggiungimento gli obiettivi selettivi e sfidanti di riciclo previsti dalle direttive europee sull’economia circolare.”
All’EcoForum sono intervenute alcune realtà industriali e start up dell’economia circolare che hanno anche sottolineato le difficoltà a definire e realizzare investimenti e creare occupazione a causa dei ritardi e delle incertezze legate al rilascio delle autorizzazioni e anche dell’adozione dei criteri minimi ambientali da parte delle amministrazioni pubbliche per poter generare quella domanda dei prodotti riciclati del mercato dell’economia circolare.
Singolare la testimonianza dell’azienda Gelese Ecoplast, unica in Sicilia a realizzare prodotti per l’igiene ambientale e domestico con il 75% di materiale da riciclo e interamente riciclabili ma che, al momento, per la sua linea di produzione deve far pervenire gran parte della materia prima seconda dal nord Italia e lavora al 30% della sua capacità produttiva.
L’intero Ecoforum provinciale è disponibili sui canali social di Legambiente Sicilia
https://www.facebook.com/watch/live/?ref=watch_permalink&v=1260202061163905
https://www.youtube.com/watch?v=z4deJ9arMhs
02/10/2021
30.09.2021 – Domani 5° appuntamento degli EcoForum provinciali dedicata alla Provincia di Caltanissetta
- data Settembre 30, 2021
- autore UFFICIO STAMPA
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EcoForum provinciale sui rifiuti e l’economia circolare
dedicato alla Provincia di Caltanissetta
Venerdì 1 ottobre ore 9.30 alla Biblioteca Scarabelli (in presenza)
e sui canali social di Sicilia Munnizza Free e Legambiente Sicilia
La provincia dii Caltanissetta potrà vantare nelle prossime settimane il primato di avere realizzato, nel suo territorio il primo impianto in Sicilia di biodigestione aneorobica per il trattamento della FORSU. Impianti per l’economia circolare saranno sempre più necessari per i comuni nisseni, la cui gran parte ha raggiunto e superato il 65% di RD.
L’EcoForum provinciale si svolgerà, venerdì 1 ottobre dalle ore 9.30, in presenza alla Biblioteca Scarabelli a Caltanissetta, previa prenotazione e nel rispetto delle misure anticovid. Sarà possibile seguire i lavori anche in diretta streaming sui canali social di Sicilia Munnizza Free https://www.facebook.com/SiciliaMunnizzaFree e YouTube di Legambiente Sicilia https://www.youtube.com/channel/UCRIyFQxroNs3nkOzVeD0aZA/videos
Nella prima sessione, confronto con esperti e realtà industriali, pubbliche e private, sul nuovo modello industriale per l’economia circolare.
La seconda sessione sarà dedicata alle criticità nella gestione del ciclo dei rifiuti e le buone pratiche dell’economia circolare nella provincia di Caltanissetta.
Nella terza sessione saranno affrontate, con i responsabili locali e regionali, le strategie e le prospettive dell’economia circolare.
Scarica il programma – PROGRAMMA – CALTANISSETTA –.
Sicilia Munnizza Free è patrocinato dal Dipartimento Regionale dei Rifiuti –Assessorato Regionale Energia e servizi di pubblica utilità -Regione Sicilia e dall’Anci Sicilia
Il progetto è sostenuto da: CONAI, ASJA, LVS GROUP, AGESP, SARCO, A2A, SEAP e NOVAMONT
29 settembre 2021
L’ufficio stampa Teresa Campagna 338 2116468
22.09.2021 – Tre giorni di volontariato ambientale lungo la penisola per ripulire strade, piazze, parchi urbani, spiagge e sponde dei fiumi dai rifiuti abbandonati. Partecipa! 24, 25 e 26 settembre: Puliamo il Mondo dai rifiuti, dall’incuria, dall’indifferenza
- data Settembre 22, 2021
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Da 29 anni Puliamo il Mondo, la campagna di volontariato ambientale, promossa da Legambiente in collaborazione con la Rai, chiama a raccolta cittadini di tutte le età, associazioni, amministrazioni comunali per ripulire dai rifiuti abbandonati strade, vie, piazze e parchi cittadini, ma anche spiagge e sponde dei fiumi. Un percorso di cittadinanza attiva costruito negli anni per difendere l’ambiente e rafforzare il senso di comunità. “Qualcuno la raccoglierà”, motto di questa 29esima edizione, è un messaggio chiaro e diretto: una grande comunità di volontari, senza arrendersi, è pronta a raccogliere i rifiuti abbandonati. Un gesto di responsabilità che prima o poi scoraggerà comportamenti incivili e non più tollerabili che alimentano il degrado dei nostri territori.
Leggi tutto»L’abbandono illegale e incivile dei rifiuti: Le proposte di Legambiente Sicilia
- data Settembre 03, 2021
- autore UFFICIO STAMPA
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01.07.2021 – Goletta Verde e dei Laghi tornano a solcare le acque italiane per monitorarne lo stato di salute. I dati del dossier “Mare Monstrum” di Legambiente
- data Luglio 01, 2021
- autore UFFICIO STAMPA
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La pandemia non ferma l’assalto alle coste e ai mari italiani, ancora una volta preda di chi pretende di accaparrarsene “un pezzo” a proprio uso e consumo, incurante delle leggi, della tutela di ambiente e biodiversità e di un patrimonio comune che deve essere adeguatamente difeso nella sua integrità e bellezza. Sebbene lo scorso anno, quello cruciale della pandemia, abbia fatto registrare una leggera flessione (-5,8% rispetto al 2019) nel numero complessivo di illeciti ai danni del patrimonio marino e costiero (22.248 quelli accertati, una media di 61 al giorno, 2,5 ogni ora), il cemento abusivo continua a spadroneggiare, mentre la pesca di frodo dilaga. E il virus ecocriminale non allenta la sua morsa sulle regioni costiere della Penisola.
Leggi tutto»EcoForum provinciale Palermo sui rifiuti ed economia circolare- Partinico 29 giugno
- data Giugno 28, 2021
- autore UFFICIO STAMPA
- In Senza categoria
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Quali sono gli impianti che servono veramente per trattare e trasformare i rifiuti in materia prima seconda da avviare al riciclo ? Come è possibile che nella provincia di Palermo ci sono decine di Comuni che hanno superato il 70% di raccolta differenziata (qualcuno anche il 90%) e producono meno di 75Kg/ab di rifiuti indifferenziati (qualcuno anche meno di 30Kg/ab), e altri che invece non raggiungo ancora il 30% di RD (qualcuno anche il 2%), e producono oltre 400kg/ab di indifferenziato come il Comune di Palermo? Quali sono le buone pratiche da sostenere nel pubblico e nel privato per migliorare la qualità della vita, creare benessere, sviluppo e occupazione nell’economia circolare?
Questi gli argomenti che saranno affrontati nel corso dell’EcoForum provinciale di Palermo sui rifiuti ed economia circolare che si terrà martedì 29 giugno, a partire dalle ore 16.00, alla Real Cantina Borbonica di Partinico.
Per partecipare in presenza all’EcoForum provinciale di Palermo occorre prenotarsi a segreteria@legambientesicilia.it
L’evento sarà trasmesso anche dai canali social (Facebook e YouTube) di Legambiente Sicilia e Sicilia Munnizza Free.
- Programma in allegato
27 giugno 2021
Ufficio stampa
Teresa Campagna 338 2116468
Preziose per Natura.
Forum “Idee e proposte per il rafforzamento del sistema delle Aree naturali protette in Sicilia”
- data Giugno 09, 2021
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GIOVEDÌ 10 GIUGNO 2021 – ORE 9:30/13:30 – 15:00/18:00
PALERMO, CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA – VIA PAOLO GILI, 4 – SPAZIO MEDITERRANEO
La Sicilia ha uno straordinario patrimonio naturalistico. Lo difendiamo da 40 anni anche con leggi pioneristiche e ancora valide.
Abbiamo 4 parchi regionali, 1 parco nazionale, 74 riserve naturali, 7 aree marine protette e 245 siti Natura 2000, che coprono poco più del 20% del territorio siciliano. Un bel traguardo raggiunto, ma riteniamo che debbano essere gestiti e valorizzati meglio.
La Strategia Europea della Biodiversità per il 2030 punta ad avere il 30% del territorio e del mare tutelati e protetti.
Non è un obiettivo impossibile da raggiungere in Sicilia, tutt’altro. Ci vuole coraggio, coerenza e determinazione: basta completare il Piano del 1991 con le ultime 10 riserve naturali; istituire il Parco dei Monti Sicani, i 3 parchi naturali nazionali e le 6 aree marine protette già previsti dalle leggi; individuare e scegliere altri siti, una dozzina già abbastanza noti, di pregio e valore naturalistico per nuove aree naturali protette.
È la sfida che lanciamo alla politica, alle istituzioni, alla società dell’Isola, perché Legambiente Sicilia, dopo 41 anni, vuole continuare a essere sé stessa e contribuire a salvaguardare ed estendere i nostri magnifici scrigni di biodiversità e bellezza.
PROGRAMMA DEL FORUM
9:30 – INTRODUZIONE
Giuseppe M. Amato – Legambiente Sicilia
9:45/11:00 – PRIMA SESSIONE
LE RIFORME LEGISLATIVE NECESSARIE
Angelo Dimarca – Legambiente Sicilia
Giusy Savarino – Presidente Commissione Ambiente dell’ARS
Giampiero Trizzino – Deputato regionale Movimento 5 Stelle
Anthony Barbagallo – Deputato regionale PD
Giuseppe Battaglia – Dirigente generale Dipartimento Ambiente della Regione Siciliana
11:00/12:15 – SECONDA SESSIONE
DUE MODELLI A CONFRONTO: PARCHI NAZIONALI E REGIONALI IN SICILIA
Giuseppe Alfieri – Legambiente Sicilia
Sonia Anelli – Direttrice Parco nazionale Pantelleria
Carlo Caputo – Presidente Parco dell’Etna
Antonio Nicoletti – Responsabile Aree protette Legambiente nazionale
Giampiero Sammuri – Presidente FederParchi
12:15/13:30 – TERZA SESSIONE
LA SFIDA DELLA RETE NATURA 2000
Giulia Casamento – Legambiente Sicilia
Giorgio Occhipinti – Dipartimento Ambiente della Regione Siciliana
Giorgia Gaibani – LIPU
Anna Giordano – WWF
Dario Febbo – già direttore Parco nazionale d’Abruzzo
13:30/15:00 – PAUSA PRANZO
15:00/16:30 – QUARTA SESSIONE
LE RISERVE NATURALI
Rosario Di Pietro – Legambiente Sicilia
Valeria Restuccia – Dipartimento Sviluppo Rurale della Regione Siciliana
Bartolo Corallo – GRE Sicilia
Enza Messana – CAI Sicilia
Giuseppe Maurici – Dipartimento Ambiente della Regione Siciliana
16:30/18:00 – TAVOLA ROTONDA CONCLUSIVA
Antonio Maturani – Dirigente generale Direzione per il Patrimonio naturalistico del Ministero per l’Ambiente
Carlo Zaghi – Dirigente generale Direzione per il Mare e le coste del Ministero per l’Ambiente
Salvatore Cordaro – Assessore all’Ambiente della Regione Siciliana
Gianfranco Zanna – Presidente Legambiente Sicilia
Modera Mario Pintagro – Giornalista
02.06.2021 – PREZIOSE PER NATURA. Le sfide di Legambiente Sicilia per tutelare la biodiversità e proteggere il 30% del territorio e del mare entro il 2030. FLASH-MOB il 5 giugno per chiedere l’istituzione delle riserve naturali previste dal Piano Regionale del 1991
- data Giugno 02, 2021
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In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, per protestare contro la mancata istituzione delle riserve naturali e per chiedere il riavvio del procedimento istitutivo delle riserve naturali inserite nel Piano Regionale delle Riserve Naturali, Legambiente Sicilia, sabato 5 giugno, occuperà simbolicamente i territori con 6 flash-mob in contemporanea manifestando il proprio legame con i siti e rappresentando la necessità di una maggiore tutela.
Le aree in cui si svolgeranno i flash mob:
Leggi tutto»29.05.2021- EcoForum sui rifiuti e l’economia circolare: La provincia di Ragusa sempre più riciclona: a marzo 2021 il 70% di raccolta differenziata e 11 comuni su 12 sopra il 65%.
- data Maggio 29, 2021
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EcoForum provinciale Ragusa sui rifiuti e l’economia circolare
La provincia di Ragusa sempre più riciclona: a marzo 2021 il 70% di raccolta differenziata e 11 comuni su 12 sopra il 65%. Monterosso Almo unico Comune Rifiuti Free con una produzione di rifiuti indifferenziati inferiore a 75kg/ab.
La provincia di Ragusa conferma il percorso intrapreso già da alcuni anni nella direzione dell’economia circolare con una raccolta differenziata che nel 2020 ha superato il 60% e che già nei primi mesi del 2021 sfiora il 70%, con 11 comuni su 12 oltre il 65%.
Tutti i comuni della provincia sono passati al servizio di raccolta porta a porta che si sta rivelando il sistema più efficace, come dimostra Scicli che, in meno di 1 anno, è passato dal 30% al 66%.
Non mancano certo le criticità, come è emerso in occasione dell’Ecoforum provinciale sui rifiuti e l’economia circolare svoltosi in diretta streaming dal Libero Consorzio di Ragusa. In particolare, è stata evidenziata la difficoltà a gestire la crescente quantità di organico prodotta dai comuni, 42.000 t/a, per i ritardi nell’attivare e adeguare l’impianto di compostaggio di Vittoria, che consentirebbe, insieme a quello di Cava dei Modicani, l’autosufficienza nell’ambito provinciale ma che, al momento, costringe diversi Comuni ad esportare l’umido anche fuori regione con costi enormi.
Allo stesso modo, occorre aumentare la qualità del rifiuto differenziato (oltre il 25% risulta contaminato, come denunciato da Fabio Ferreri, dirigente della SRR Ragusa provincia) attraverso un maggiore coinvolgimento dei cittadini e degli operatori commerciali per una corretta separazione dei rifiuti, un’adeguata informazione, maggiori controlli e il passaggio alla tariffa puntuale.
Proprio in questi giorni la provincia di Ragusa ha vissuto un’emergenza legata anche all’impossibilità di conferire il rifiuto secco residuo biostabilizzato nella discarica di Gela per un indice respirometrico dinamico potenziale superiore alla norma che ha rilevato l’elevata presenza di organico e che ha causato, a catena, una serie di disservizi nella raccolta differenziata. Questo episodio, ancora una volta, sottolinea la necessità e l’urgenza di migliorare il sistema di gestione del servizio e dell’impiantistica, anche in vista degli obiettivi sfidanti e selettivi dell’economia circolare.
“Riteniamo che l’unica strada per uscire definitivamente dall’emergenza sia quello di puntare alla riduzione, al riuso e alla raccolta differenziata di qualità e ad un impiantistica innovativa del recupero e del riciclo che sia quanto più vicina ai luoghi di produzione dei rifiuti- dichiara Tommaso Castronovo coordinatore di Sicilia Munnizza Free e responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia. Prospettare ai Sindaci e alle SRR, come sta facendo la Regione, la soluzione degli inceneritori per risolvere il problema della gestione del secco residuo è solo ingannevole, o meglio, come ha detto il Sindaco di Giarratana, una fuga dalla realtà, poiché oltre ad essere un investimento oneroso sia per il pubblico che per il privato, verrebbe pagato comunque dalle tasse dei siciliani con costi di conferimento di 200€/t. Inoltre, ci vorrebbero non meno di 7 -10 anni per la loro realizzazione e di fatto impedirebbe il raggiungimento gli obiettivi selettivi e sfidanti di riciclo previsti dalle direttive europee sull’economia circolare”.
“Raccogliamo e condividiamo la preoccupazione dei Sindaci, delle SRR e degli operatori del settore – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – sulla riforma degli ambiti ottimali proposta dal Governo e della trasformazione delle SRR in ADA che rischia ancora di più ingessare e paralizzare il sistema come lo è stato nei precedenti anni. Bisogna dare invece piena attuazione alla legge 9/2010, riconducendo gli ambiti ottimali a quanto previsto dalla norma nazionale e alle esigenze dei territori, adeguandola ai nuovi obiettivi di riciclo e far si che le SSR si assumano le loro responsabilità, mettendoli però nelle condizioni di funzionare pienamente con tempi, risorse e procedure certe in particolare nella gestione dell’impiantistica”.
All’EcoForum sono intervenuti diverse realtà industriali e start up della provincia dell’economia circolare che hanno anche loro sottolineato le difficoltà a definire e realizzare investimenti e creare occupazione a causa dei ritardi e le incertezze legate al rilascio delle autorizzazioni e anche dell’adozione dei criteri minimi ambientali da parte delle amministrazioni pubbliche per poter generare quella domanda dei prodotti riciclati del mercato dell’economia circolare.
L’intero Ecoforum provinciale è disponibili sui canali social di Legambiente Sicilia
https://www.facebook.com/watch/live/?v=838687370410707&ref=watch_permalink
https://www.youtube.com/watch?v=bN6ay0V7ej0
29 maggio 2021
Ufficio stampa Teresa Campagna 338 2116468
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