Il Decalogo +1 di Legambiente per decarbonizzare la Sicilia
- data Dicembre 04, 2020
- autore UFFICIO STAMPA
- In # Campagne
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Il pianeta sta soffocando
e la crisi climatica lo sta devastando
L’emergenza climatica è ormai una drammatica evidenza, negli effetti e nelle cause. Dal 1980 le emissioni di gas serra sono raddoppiate facendo salire le temperature medie di almeno 1 °C, con i cambiamenti climatici che hanno già avuto effetti sulla natura, oltre che conseguenze importanti sulla vita quotidiana nelle città e sui territori.
Occorre che tutti facciano qualcosa, ognuno per le proprie responsabilità, con i propri compiti. Se i cittadini devono cambiare i propri stili di vita, sempre più improntati alla sostenibilità ambientale, la politica e le amministrazioni devono compiere delle scelte coerenti e coraggiose se si vuole fermare la febbre del pianeta.
Dobbiamo farla finita con le fonti fossili e puntare con forza, decisione e determinazione sulle energie rinnovabili e sull’innovazione.
La governance europea di Energia e Clima sancisce il principio “Energy Efficiency First”, vale a dire “Efficienza Energetica prima di tutto”, questo perché non dobbiamo dimenticare che l’energia più pulita è quella non consumata.
Per arrivare con più determinazione all’obiettivo di decarbonizzazione (Zero Emissioni al 2050) l’Europa sta fissando al 2030 gli obiettivi in chiave di riduzione di almeno il 55% (rispetto al 1990) dell’emissioni di gas climalteranti.
Tutto questo ormai, e per fortuna, è possibile e riteniamo che sia anche un obiettivo raggiungibile al 2040.
La Sicilia potrebbe diventare
regione leader delle rinnovabili
L’incredibile riduzione dei costi del solare, i passi avanti tecnologici nell’eolico offshore, le innovazioni nelle batterie, nell’efficienza energetica e nella mobilità elettrica possono far diventare la Sicilia la regione leader delle rinnovabili, che sono un’enorme opportunità per il rilancio della nostra isola, la creazione di lavoro, la ripresa di diversi territori.
Il Piano energetico regionale (PEARS) deve almeno raddoppiare i suoi obiettivi, perché non basta assicurare l’autosufficienza alla Sicilia e non perché ce lo chiede l’Europa e la crisi climatica, ma perché è nell’interesse dei siciliani.
Per la delicatezza del paesaggio siciliano, con i suoi beni paesaggistici rilevanti da tutelare, e per lo straordinario patrimonio naturale della nostra Regione, già notevolmente minacciati, pretendiamo una seria e alta qualità dei progetti per gli impianti di energie rinnovabili, che devono essere realizzati bene e comunque in poco tempo, semplificando e accelerando i percorsi autorizzativi.
La transizione energetica deve essere vista come una grande opportunità e speranza anche per eliminare le enormi disuguaglianze che ancora oggi impediscono, ad una grande parte della popolazione siciliana, di accedere ai benefici della diffusione delle rinnovabili e dell’efficienza energetica.
La sfida sta ora nel concretizzare una prospettiva per un futuro rinnovabile per tutti siciliani.
Il Decalogo +1 di Legambiente
per decarbonizzare la Sicilia

EFFICIENTAMENTO ENERGETICO
Incoraggiare i progetti di efficientamento energetico di qualità, con particolare attenzione al miglioramento della prestazione energetica dell’involucro, anche attraverso gli incentivi del 110%, di solarizzazione degli edifici e l’installazione di centraline per la ricarica elettrica per auto e bici, perché oggi le rinnovabili possono soddisfare i fabbisogni delle famiglie per il riscaldamento e raffrescamento degli edifici e per la mobilità sostenibile.

IMPIANTI SOLARI
Semplificare e incentivare l’installazione di impianti solari su tetti e in tutte le aree dismesse e da bonificare. La Regione Siciliana e i Comuni devono mettere a disposizione per la realizzazione degli impianti di energie rinnovabili tutte le aree libere presenti nelle zone industriali e artigianali. Bisogna prevedere specifici incentivi e nuovi strumenti normativi per consentire L’utilizzo dei tetti dei capannoni privati.
DECARBONIZZAZIONE UFFICI PUBBLICI
Solarizzare tutti i tetti degli edifici pubblici (scuole, asili, palestre, uffici, ecc.) con gli impianti fotovoltaici e termici deve essere un impegno prioritario per le Amministrazioni locali. Anche i tetti degli edifici nei centri storici devono poter ospitare gli impianti integrati e, quindi, le Soprintendenze devono aggiornare le proprie valutazioni sui pareri da dare tenendo in grande considerazione l’obiettivo della decarbonizzazione.
REVAMPING IMPIANTI EOLICI
Favorire il revamping degli impianti eolici esistenti. Oggi abbiamo la possibilità di ridurre il numero di pale a parità di MW installati, e aumentare la produzione di elettricità dal vento.
NUOVI IMPIANTI EOLICI
Definire una procedura per i progetti di nuovi impianti eolici che preveda la revisione del decreto presidenziale dell’ottobre 2017 che stabilisce i criteri e l’individuazione delle aree non idonee alla realizzazione degli impianti e introduca l’inchiesta pubblica per informare e far partecipare i cittadini, in modo da individuare preoccupazioni e impatti da ridurre.
EOLICO OFFSHORE
Dare il via libera ai progetti eolici offshore galleggianti distanti oltre 10 chilometri dalle coste dell’arcipelago siciliano e accelerare la realizzazione delle connessioni sottomarine verso l’Italia e la Tunisia per rafforzare la produzione da fonti rinnovabili e la sicurezza della rete.
IDROGENO VERDE
Costruire una strategia per l’idrogeno verde (prodotto solo da fonti rinnovabili e non dal gas fossile) in Sicilia da legare ai nuovi progetti eolici offshore e solari di grande dimensione in aree industriali.
AGROVOLTAICO
Valorizzare i progetti di agrivoltaico, ossia di impianti solari integrati con le produzioni agricole e portati avanti dalle aziende agricole, senza consumare ulteriore suolo. E quelle non in rete devono puntare all’autoproduzione a partire dal mini eolico.
ISOLE MINORI
Puntare all’indipendenza energetica e alla sostenibilità delle isole minori siciliane, laddove possibile con la connessione tramite cavo sottomarino alla terraferma e valorizzando al massimo la diffusione e lo sviluppo delle rinnovabili, adeguando, a tal fine, anche le norme contenute nei singoli piani paesaggistici.
COMUNITÀ ENERGETICHE
Sostenere la creazione di comunità energetiche e informare i cittadini delle nuove possibilità di autoproduzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili, rese possibili dalle nuove Direttive europee. Finalmente si è aperta una prospettiva che può aiutare cittadini, imprese ed enti locali e che in Sicilia può offrire opportunità enormi, anche occupazionali, in ogni territorio.
BIOMETANO
Realizzare in Sicilia gli impianti di digestione anaerobica per gestire la frazione organica della raccolta differenziata e per i sottoprodotti dell’agroalimentare per produrre biometano da mettere in rete e compost di qualità per i territori sempre più desertificati.
Aderisci anche tu
Nei prossimi giorni metteremo online una petizione per richiedere anche la tua adesione al Decalogo +1 di Legambiente Sicilia. Seguici anche sulla nostra pagina Facebook.
Documenti correlati
Scarica e consulta i documenti Legambiente in formato PDF®
Documento Legambiente
sull’agrivoltaico
Lettera ai Ministri
sul ruolo del fotovoltaico
Manifesto per lo sviluppo
dell’eolico offshore in Italia
Dépliant “Decalogo +1” Legambiente
per la decarbonizzazione della Sicilia
06.11.2020 – Il programma del Forum “QUALENERGIA”
- data Novembre 06, 2020
- autore UFFICIO STAMPA
- In COMUNICATI STAMPA, Energia
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Il pianeta sta soffocando e i cambiamenti climatici lo stanno devastando. Occorre che tutti facciano qualcosa, ognuno per le proprie responsabilità, con i propri compiti.
Se i cittadini devono cambiare i propri stili di vita, sempre più improntati alla sostenibilità ambientale, la politica e le amministrazioni devono compiere delle scelte coerenti e coraggiose se si vuole fermare la febbre del pianeta. Dobbiamo farla finita con le fonti fossili e puntare con forza, decisione e determinazione sulle energie rinnovabili e sull’innovazione.
L’incredibile riduzione dei costi del solare, i passi avanti tecnologici nell’eolico offshore, le innovazioni nelle batterie, nell’efficienza energetica e nella mobilità elettrica possono far diventare la Sicilia la regione leader delle rinnovabili, che sono un’enorme opportunità per il rilancio della nostra isola, la creazione di lavoro, la ripresa di diversi territori.
Il Piano Energetico Regionale (PEARS) deve almeno raddoppiare i suoi obiettivi, perché non basta assicurare l’autosufficienza alla Sicilia e non perché ce lo chiede l’Europa e la crisi climatica, ma perché è nell’interesse dei siciliani.
Per la delicatezza del paesaggio siciliano, già notevolmente segnato, pretendiamo una seria e alta qualità dei progetti per gli impianti di energie rinnovabili, che devono essere realizzati bene e comunque in poco tempo, semplificando e accelerando i percorsi autorizzativi.
La sfida sta ora nel concretizzare una prospettiva per un futuro rinnovabile per tutti i siciliani.
La 2a conferenza regionale Forum QualEnergia Sicilia 2020, che si svolgerà il 13 novembre in diretta streaming dai canali social e youtube di Legambiente Sicilia, la nuova Ecologia e QualEnergia dalle 9.30 alle 14.00 ai Cantieri Cultura alla Zisa a Palermo Spazio Mediterraneo, che con la presenza di rappresentanti istituzionali, mondo dell’impresa ed esperti, vuole affrontare le sfide che si aprono per aprire sull’isola i cantieri del cambiamento indispensabile per portarci verso un modello energetico distribuito e decarbonizzato.
La diretta streaming dei lavori sarà visibile sui canali di Legambiente Sicilia,ai seguenti link:
su Facebook https://fb.me/e/1FSWDnUHb
su Youtube: https://youtu.be/hwPOHK3pNvY
Cliccando Qui puoi scaricare le slide dei relatori
“Il tempo del coraggio. Coerenza, memoria, passione”. Quarant’anni di Legambiente Sicilia
- data Ottobre 06, 2020
- autore UFFICIO STAMPA
- In Rifiuti
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Una serie di incontri che, a partire dalla presentazione del Progetto GreenLab e dai 40 anni di Legambiente Sicilia, nella “tre giorni” ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo (dall’8 al 10 ottobre 2020), affronteranno diverse tematiche e approfondiranno alcuni argomenti, dal 3° EcoForum regionale sui rifiuti e l’economia circolare (a cui è dedicata l’intera giornata di venerdì 9, al Parco della Favorita di Palermo, alla presentazione del dossier “UNESCO alla siciliana”.
PALERMO, CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA
(VIA PAOLO GILI, 4)
SPAZIO MEDITERRANEO
8-9-10 OTTOBRE 2020
PROGRAMMA
Giovedì 8 ottobre
ore 17:00
“Il Progetto GreenLab e i 40 anni di Legambiente Sicilia”
Interventi di Gianfranco Zanna, Leoluca Orlando,
Agostino Re Rebaudengo, Salvatore Cordaro, Stefano Ciafani
Venerdì 9 ottobre
ore 9:30/13:30 – 15:00/18:00
3° EcoForum regionale sui rifiuti e l’economia circolare #rivoluzionecircolare
Sabato 10 ottobre
ore 10:00
Incontro-dibattito: “La Favorita e/è il futuro”
Intervengono: Vanessa Rosano, Ornella Amara,
Giuseppe Barbera, Lina Bellanca, Nicola Fabio Corsini,
Marco Lampasona, Nicola Tricomi, Manfredi Leone,
Sergio Marino, Marzio Marzorati, Francesco Palazzo,
Giovanni Provinzano, Simonetta Zanon
ore 17:00
Presentazione della terza edizione del dossier
di Legambiente “UNESCO alla siciliana.
I siti in sofferenza della bella Sicilia”
Ne discutono Paola Di Vita, Giuseppe Parello,
Rosario Perricone, Alberto Samonà, Marcello Salvatore Troia
3° EcoForum regionale sui Rifiuti e l’Economia Circolare- 9 ottobre 2020
- data Settembre 27, 2020
- autore UFFICIO STAMPA
- In Rifiuti
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Siamo giunti al termine della seconda edizione di Sicilia Munnizza Free che, pur con i limiti legati alle misure anti Covid, ha comunque permesso di continuare con determinazione e coerenza il percorso intrapreso dalla nostra associazione per fornire, con il coinvolgimento e la collaborazione di tutti i soggetti responsabili (istituzionali ed economici), indicazioni, proposte e soluzioni normative e tecnologiche utili a migliorare la gestione del ciclo dei rifiuti in Sicilia.
I buoni risultati raggiunti in diversi comuni siciliani, seppur con tutti i limiti e le criticità che abbiamo e continuiamo a segnalare, sono comunque il segnale che qualcosa sta comunque cambiando. Magari non proprio come avremmo voluto: la differenziata è quasi al 40%, ma la qualità è ancora insufficiente, sono centinaia i comuni che hanno raggiunto gli obiettivi di legge del 65%, ma ancora le 3 città metropolitane sono sotto il 20%, si stanno progettando nuovi impianti di compostaggio ma quelli attualmente in esercizio sono stati progettati male e gestiti ancora peggio, e comunque del tutto insufficienti per le esigenze attuali e future per cui il conferimento dell’organico oggi ha per i comuni costi inauditi.
C’è quindi ancora molto da fare e, soprattutto, farlo ancora meglio.
Legambiente, con il progetto Sicilia Munnizza Free, vuole dare il supporto necessario ai Comuni e alla Regione per uscire dall’emergenza, senza scorciatoie, continuando ad offrire momenti di formazione e conoscenza, per affermare un visone e un modello di gestione che guardi all’economia circolare, e consentire di sviluppare in Sicilia un rete impiantistica a servizio della raccolta differenziata che comprenda il recupero, la selezione, e il riciclo nella nostra regione.
Il 9 ottobre organizzeremo a Palermo la 3^ edizione dell’EcoForum Regionale sui Rifiuti e l’Economia Circolare che è stato e vuole continuare ad essere un’occasione di incontro e di confronto tra istituzioni, operatori economici ed esperti sulle proposte in campo e sulle soluzioni anche industriali per la gestione sostenibile dei rifiuti, a partire dalla necessità della realizzazione di impianti a servizio della raccolta differenziata e del recupero e riuso della materia prima seconda.
Con l’EcoForum Regionale, appuntamento atteso dagli operatori del settore, chiudiamo quindi la 2^ ed. di Sicilia Munnizza Free e lanciamo la nuova edizione che avrà come fulcro centrale l’attuazione del pacchetto delle direttive europee sull’economia circolare che non potrà che essere, anche per la nostra regione, una sfida esaltante e un’occasione irripetibile per chiudere definitivamente con la stagione delle discariche e pianificare e realizzare un sistema industriale del recupero e del riciclo che possa generare sviluppo, occupazione e benessere per la nostra isola.
Programma:
L’evento si articolerà in cinque sessioni, così distribuite nell’arco della giornata:
ore 9.30
Saluti e introduzione
ore 10:00/ore 11:15
Un nuovo modello industriale per la gestione del ciclo dei rifiuti nell’Economia Circolare
ore 11:15/ore 12:30
L’Economia Circolare in Sicilia: casi studio e prospettive di sviluppo economico e occupazionali
ore 12:30/ore 13:30 :
La Tariffa Puntuale e i Green Pubblic Procurement: un modello virtuoso per l’Economia Circolare nella Pubblica Amministrazione
Premiazione Comuni Siciliani Rifiuti Free
Light lunch
ore 15:00/ore 16:15
La gestione dei rifiuti speciali: dai traffici illegali a fulcro di un’economia sana e circolare
ore 16:15/ore 18:00
Tavola rotonda conclusiva
A causa delle limitazioni dovute all’emergenza sanitaria, la partecipazione fisica presso la sede dell’evento è limitata a un numero ristretto di invitati. Per tale motivo le chiediamo di compilare il modulo on line che trova al seguente link: https://forms.gle/7Mvrt1MP5mmUaJkGA
Agli iscritti daremo prontamente comunicazione della disponibilità in sala, mentre a chi non potrà essere presente fisicamente garantiremo comunque di poter seguire la diretta sulla piattaforma dedicata, a cui daremo accesso non appena saranno chiuse le iscrizioni
9.05.2020 – Webinar formativi: “La corretta applicazione della gestione del ciclo dei rifiuti per uscire dall’emergenza”
- data Maggio 09, 2020
- autore UFFICIO STAMPA
- In Senza categoria
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Sicilia Munnizza Free: Webinar formativi “La corretta applicazione della gestione del ciclo dei rifiuti per uscire dall’emergenza“.
Dal 12 maggio riprenderanno i seminari formativi già programmati prima del lockdown e gioco forza sospesi. Tenendo conto delle restrizioni ancora in vigore abbiamo rimodulato i workshop, inizialmente previsti in sala, in singoli webinar di 1h e 30′.
I webinar si svolgeranno a maggio e giugno e potranno essere seguiti, gratuitamente, sulla piattaforma Gotowebinar, previa iscrizione sul sito di Anci Sicilia http://www.anci.sicilia.it/iscrizioni .
Qui il calendario dei webinar di maggio
Nei webinar proposti, rivolti ad amministratori locali, dirigenti e funzionari degli uffici tecnici e tributi, operatori del settore, saranno approfonditi: il modello di gestione integrata del servizio di raccolta differenziata e le modalità di controllo dello stesso, il passaggio alla tariffa puntuale con la modifica del sistema di calcolo e riscossione dei tributi, il ruolo dei consorzi di filiera del recupero e del riciclo e le opportunità per i comuni, la pianificazione e la gestione dell’impiantistica d’ambito, la comunicazione ai cittadini.
Secondo l’attuale apparato normativo europeo, il recupero di materia è ormai l’unica strategia accettata in sede continentale per la gestione rifiuti. Bisogna ridurne la produzione, ma per quelli prodotti bisogna evitare al massimo tanto l’abbancamento in discarica quanto la distruzione di materia tramite incenerimento.
Tutte le esperienze maturate negli ultimi tre decenni, tanto in Italia quanto nel resto d’Europa, ci indicano univocamente come sistema più efficace per avviare al recupero la maggiore quantità di materia proveniente dai rifiuti urbani la raccolta differenziata domiciliare.
In Sicilia il sistema sconta dei problemi che sinora hanno impedito alla regione di raggiungere i limiti minimi di legge:
- l’enorme ritardo accumulato dalle tre aree metropolitane nell’avvio di una vera raccolta domiciliare;
- la scarsa qualità della raccolta differenziata, anche in molti territori in cui le quantità hanno raggiunto e superato i limiti imposti dalla legge;
- l’assenza di una impiantistica d’ambito capace di ridurre notevolmente i costi per l’avvio al riciclo della materia.
Considerata la centralità dei comuni nell’attuale sistema di gestione dei rifiuti in Sicilia, Legambiente e ANCI Sicilia hanno ritenuto particolarmente importante organizzare delle giornate di formazione per fornire a tutti i soggetti che hanno un ruolo attivo nel sistema, amministratori, tecnici comunali, aziende di gestione del servizio di raccolta, i contenuti necessari per mettersi alle spalle al più presto l’attuale situazione di difficoltà.
Grazie al contributo di alcune tra le migliori esperienze e competenze maturate in questi anni, con queste giornate di formazione ci si pone l’obiettivo di affrontare in dettaglio tutte le questioni sottese ai tre macro problemi sopra elencati, per avviarli a soluzione.
Solo con il contributo e la fattiva collaborazione di tutti anche in Sicilia si potranno raggiungere i livelli di efficacia, efficienza e economicità prescritti dal codice dell’ambiente quali condizioni per garantire un minore impatto sull’ambiente e minori costi per i nostri cittadini.
“Non vogliamo ritornare alla normalità, perché la normalità era il problema”
Modalità d’ iscrizione
La partecipazione ai webinar è gratuita.
L richiesta di iscrizione ai webinar dovrà avvenire esclusivamente previa registrazione al sito http://www.anci.sicilia.it/iscrizioni, compilando il relativo form.
Agli iscritti sarà inviato il collegamento alla piattaforma GoToWebinar
28.4.2020 Giornata mondiale delle vittime dell’amianto. Dimenticata un‘emergenza sanitaria e ambientale che miete ogni anno migliaia di vittime in Italia e in Europa
- data Aprile 28, 2020
- autore UFFICIO STAMPA
- In # Campagne, COMUNICATI STAMPA, Rifiuti
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Giornata mondiale delle vittime dell’amianto. Dimenticata un‘emergenza sanitaria e ambientale che miete ogni anno migliaia di vittime in Italia e in Europa, quasi 2.000 mesoteliomi diagnosticati negli ultimi vent’anni in Sicilia. E’ urgente dotarsi del Piano regionale Amianto e provvedere al censimento, rimozione e bonifica dell’amianto presente in Sicilia.
In occasione della Giornata mondiale vittime dell’amianto, che si celebra ogni 28 aprile, Legambiente Sicilia intende riaccendere l’attenzione su un‘emergenza ambientale e sanitaria, purtroppo ancora sottovaluta dalle istituzioni regionali e locali, ma anche dalle categorie professionali e dei lavoratori edili impegnati nei lavori di riqualificazione edilizia nei comuni siciliani. Pur in assenza di dati ufficiali, è del tutto evidente la larga diffusione nei nostri territori dei manufatti in cemento amianto (MCA), in particolare serbatoi idrici e tettoie, utilizzati dai cittadini. In particolare, si ritiene che gli edifici privati in Sicilia rappresentino il 70-80% del totale dei siti con presenza dei materiali contenenti amianto.
Sono già trascorsi più di 27 anni dalla messa al bando della loro produzione e commercializzazione a causa dei rischi mortali (mesotelioma, asbestosi, etc.) ai quali si è esposti in seguito all’inalazione di fibre di amianto rilasciate dai MCA in cattivo stato di conservazione.
Mentre sono passati 6 anni dall’approvazione della legge regionale 10/2014, con la quale si ambiva ad eliminare nei successivi 3 anni tutto l’amianto presente in Sicilia. Ma, praticamente la legge è rimasta lettera morta. Niente censimento né mappatura, nessun Piano regionale dell’amianto, non sono stati mai destinati i 10 milioni di euro ai Comuni per la bonifica, la rimozione e lo smaltimento dell’amianto. In questo periodo di emergenza sanitaria, nella quale si è posta la tutela della salute come prioritaria a costo di pesanti ripercussione sociali ed economiche, non possiamo non sottolineare come in questi anni la stessa attenzione non sia stata posta nei confronti di questa emergenza sanitaria e ambientale permanente legata all’amianto. Nel corso degli ultimi 20 anni, solo in Sicilia, sono stati diagnosticati quasi 2.000 casi di mesotelioma, mentre in Europa sono circa 15.000 i decessi ogni anno a causa di patologie amianto correlate. Ritorniamo a richiedere maggiore attenzione da parte della Regione ad affrontare con solerzia l’emergenza amianto, con adeguati interventi efficaci sotto l’aspetto amministrativo, sanitario e prioritariamente ambientale (eliminazione del rischio amianto) mettendo a disposizione adeguate risorse economiche, cosi come è stato fatto per il covid 19.
19.04.2020 – Mercoledì 22 aprile è #EarthDay, la Giornata della #Terra
- data Aprile 19, 2020
- autore UFFICIO STAMPA
- In COMUNICATI STAMPA
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Mercoledì 22 aprile è #EarthDay, la Giornata della #Terra
La nostra Terra ha bisogno di cura, #ABBRACCIAMOLA!
Noi torneremo ad abbracciarci presto. Lei ha bisogno di noi. Anche ora.
28.02.2020 – “La Scala dei Turchi è bene pubblico di fatto e di diritto. Esprimiamo grande soddisfazione per le conclusioni a cui è giunta la Procura di Agrigento”. Dichiarazione di Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia
- data Febbraio 28, 2020
- autore UFFICIO STAMPA
- In COMUNICATI STAMPA
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“Esprimiamo grande soddisfazione per le conclusioni a cui è giunta la Procura di Agrigento su chi è realmente proprietario della Scala dei Turchi. Lo abbiamo detto e ripetuto più volte: la Scala dei Turchi è un bene comune, quindi demaniale”.
Leggi tutto»Workshop formativi: La corretta applicazione della gestione del ciclo dei rifiuti per uscire dall’emergenza
- data Febbraio 18, 2020
- autore UFFICIO STAMPA
- In Senza categoria
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🔴 Attenzione: Nostro malgrado siamo costretti a rinviare i workshop formativi del 26 e 27 febbraio ( 1° ciclo) stante l’indisponibilità di alcuni relatori a partecipare in ragione delle misure precauzionali adottate dalle regioni a rischio di contagio. Appena possibile vi comunicheremo le nuove date.
Al momento rimangono confermate le date del 2° e 3° ciclo.
La corretta applicazione della gestione del ciclo dei rifiuti per uscire dall’emergenza
Palermo e Catania
1° ciclo 2° ciclo 3° ciclo
26 – 27 febbraio 2020 10 – 11 marzo 2020 25 – 26 marzo 2020
Secondo l’attuale apparato normativo europeo, il recupero di materia è ormai l’unica strategia accettata in sede continentale per la gestione rifiuti. Bisogna ridurne la produzione, ma per quelli prodotti bisogna evitare al massimo tanto l’abbancamento in discarica quanto la distruzione di materia tramite incenerimento.
Tutte le esperienze maturate negli ultimi tre decenni, tanto in Italia quanto nel resto d’Europa, ci indicano univocamente come sistema più efficace per avviare al recupero la maggiore quantità di materia proveniente dai rifiuti urbani la raccolta differenziata domiciliare.
In Sicilia il sistema sconta dei problemi che sinora hanno impedito alla regione di raggiungere i limiti minimi di legge:
- l’enorme ritardo accumulato dalle tre aree metropolitane nell’avvio di una vera raccolta domiciliare;
- la scarsa qualità della raccolta differenziata, anche in molti territori in cui le quantità hanno raggiunto e superato i limiti imposti dalla legge;
- l’assenza di una impiantistica d’ambito capace di ridurre notevolmente i costi per l’avvio al riciclo della materia.
Considerata la centralità dei comuni nell’attuale sistema di gestione dei rifiuti in Sicilia, Legambiente e ANCI Sicilia hanno ritenuto particolarmente importante organizzare delle giornate di formazione per fornire a tutti i soggetti che hanno un ruolo attivo nel sistema, amministratori, tecnici comunali, aziende di gestione del servizio di raccolta, i contenuti necessari per mettersi alle spalle al più presto l’attuale situazione di difficoltà.
Grazie al contributo di alcune tra le migliori esperienze e competenze maturate in questi anni, con queste giornate di formazione ci si pone l’obiettivo di affrontare in dettaglio tutte le questioni sottese ai tre macro problemi sopra elencati, per avviarli a soluzione.
Nei tre cicli proposti, rivolti ad amministratori locali, dirigenti e funzionari degli uffici tecnici e tributi, operatori del settore, quindi saranno approfonditi: il modello di gestione integrata del servizio di raccolta differenziata e le modalità di controllo dello stesso, il passaggio alla tariffa puntuale con la modifica del sistema di calcolo e riscossione dei tributi, il ruolo dei consorzi di filiera del recupero e del riciclo e le opportunità per i comuni, la comunicazione ai cittadini.
Solo con il contributo e la fattiva collaborazione di tutti anche in Sicilia si potranno raggiungere i livelli di efficacia, efficienza e economicità prescritti dal codice dell’ambiente quali condizioni per garantire un minore impatto sull’ambiente e minori costi per i nostri cittadini.
📌il primo ciclo si svolgerà il 26 e 27 febbraio 2020 riguarderà il modello di gestione integrata del servizio di raccolta differenziata e le modalità di controllo dello stesso
📌Il secondo ciclo si svolgerà il 10 e 11 marzo 2020 riguarderà le modalità di tariffazione del servizio e il passaggio alla tariffa puntuale e il ruolo dei consorzi di filiera del recupero/riciclo e le opportunità per i comuni.
📌Il terzo ciclo si svolgerà il 25 e 26 marzo tratterà le modifiche organizzative nella gestione del servizio imposte dal modello di Raccolta domiciliare differenziata e i piani di comunicazione del servizio.
✅Modalità d’ iscrizione
l’accesso al seminario sarà consentito fino ad esaurimento dei posti disponibili e la richiesta di iscrizione al seminario dovrà avvenire esclusivamente previa registrazione al sito http://www.anci.sicilia.it/iscrizioni, compilando il relativo form.
Scarica il programma del 1° ciclo Workshop formativi_26-27 febbraio 2020 f-1
12.02.2020- 2° EcoForum Provinciale sui Rifiuti e l’Economia Circolare- Bagheria 14 febbraio 2020
- data Febbraio 12, 2020
- autore UFFICIO STAMPA
- In COMUNICATI STAMPA
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2° EcoForum Provinciale sui Rifiuti e l’Economia Circolare
Bagheria 14.2.2020 -ore 9.30-13.30 Villa San Cataldo
Rifiuti Zero, Impianti Mille
idee, proposte e soluzioni per migliorare la gestione del ciclo dei rifiuti in provincia di Palermo
Per la seconda edizione di Sicilia Munnizza Free, il progetto di Legambiente, patrocinato dall’Anci Sicilia e dal Dipartimento Acqua e rifiuti della Regione Siciliana, per liberare la Sicilia dai rifiuti e avviarci verso l’economia circolare, sono riproposti gli EcoForum provinciali sui Rifiuti e l’Economia circolare che, nella passata edizione, hanno riscosso un grande interesse tra gli addetti ai lavori (Amministratori pubblici, SRR, tecnici, aziende di gestione della RD).
Il prossimo appuntamento degli EcoForum si svolgerà a Bagheria il 14 febbraio dalle 9.30 alle 13.30 a Villa San Cataldo. Nelle tre sessioni di lavoro saranno illustrate e discusse idee, proposte e soluzioni per migliorare la gestione del ciclo dei rifiuti in provincia di Palermo a partire dalla rete degli impianti a servizio della raccolta differenziata e sulle opportunità per le amministrazioni locali derivate dall’accordo quadro Anci -Conai. Un focus sarà dedicato allo stato della raccolta differenziata in provincia, che, purtroppo, è fanalino di coda tra le provincie siciliane, nonostante performance virtuose come il Comune di Contessa Entellina che raggiunge il 90% e alle buone pratiche già realizzate, come nel caso del Comune di Montelepre, che ha saputo gestire, attraverso il coinvolgimento dei cittadini, le situazioni di criticità dovuti al conferimento dell’organico. Chiuderà l’EcoFoforum una tavola rotonda tra i Sindaci, responsabili delle SRR della provincia di Palermo, deputati regionali della provincia, rappresentanti della Legambiente per un confronto sulle criticità e prospettive nella gestione del ciclo dei rifiuti nella provincia anche alla luce del disegno di legge di riforma in discussione all’assemblea regionale siciliana Al termine dei lavori saranno consegnati gli attestati ai 25 Comuni virtuosi della provincia di Palermo che hanno raggiunto gli obiettivi di legge del 65% di Raccolta differenziata.
Scarica il programma dell’ EcoForum rifiuti bagheria 14.2.2020
Sicilia Munnizza Free è patrocinata dall’Anci Sicilia e dal Dipartimento Acqua e rifiuti della Regione Siciliana
Gold Partner: Conai
Partner Principali: Asja, Snam, Dusty
Partner sostenitori: Agesp. LvsGroup
Partner: A2A energie, Coldiretti Sicilia
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