28.04.2023 – “Caldaie a gas? Pezzi da Museo” in Sicilia. Sesta tappa della campagna d’informazione e advocacy promossa da Legambiente insieme a Kyoto Club dedicata cittadine e cittadini, ma anche progettisti, condomini e Amministratori nazionali, regionali e locali sull’importanza di decarbonizzare i sistemi di riscaldamento e raffrescamento
- data Aprile 28, 2023
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È arrivata in Sicilia, a Enna, la campagna d’informazione e sensibilizzazione “Caldaie a gas? Pezzi da Museo” promossa da Legambiente e sviluppata con il supporto del Kyoto Club. Tra gli obiettivi dell’iniziativa: spostare i sussidi per le caldaie a gas su tecnologie di riscaldamento sostenibili, che dal 2025, tutte le caldaie dismesse vengano sostituite, obbligatoriamente, con sistemi di riscaldamento sostenibili ed efficienti, smettere di promuovere le caldaie a gas come una soluzione sostenibile.
Leggi tutto»21.04.2023 – Il Consiglio dei Ministri impugna la norma che derogava ai vincoli del Parco delle Madonie per realizzare l’osservatorio astronomico. Legambiente Sicilia: per ora la Mufara è salva
- data Aprile 21, 2023
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Ieri il Consiglio dei Ministri ha impugnato molti articoli della legge di stabilità regionale 2023 e tra questo il famigerato articolo 38 con cui si volevano derogare i vincoli di salvaguardia dei parchi e consentire la realizzazione dell’osservatorio astronomico su Monte Mufara, in piena zona A di tutela integrale del Parco delle Madonie.
Leggi tutto»15.04.2023 – Sicilia messa a fuoco, la campagna di sensibilizzazione e azione per fermare gli incendi
- data Aprile 15, 2023
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Da diversi anni il fenomeno degli incendi è aggravato dai cambiamenti climatici, che imporrebbero un radicale cambio di approccio e strategie. La stagione degli incendi è sempre più lunga, gli effetti sempre più distruttivi, più complessa la gestione del post incendio. La situazione dei catasti comunali delle aree percorse dal fuoco è allarmante. Non tutti gli incendi vengono segnalati e censiti.
Leggi tutto»03.04.2023 – Disporre la sospensione delle autorizzazioni per gli impianti fotovoltaici in Sicilia sarebbe un gravissimo errore. Il vero danno ambientale la Regione rischia di determinarlo se continua a non disporre l’individuazione delle aree idonee per gli impianti FER e se insiste nel rallentare il processo di sviluppo delle energie rinnovabili in Sicilia
- data Aprile 03, 2023
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Le notizie riportate dalla stampa secondo cui il Presidente della Regione avrebbe intenzione di sospendere il rilascio delle autorizzazioni ambientali per gli impianti fotovoltaici, se confermate, rappresenterebbero un grave passo indietro da parte della Regione Siciliana in materia di sviluppo ed implementazione delle energie rinnovabili in Sicilia.
Leggi tutto»01.04.2023 – EcoForum provinciali sui Rifiuti e l’Economia Circolare. La provincia di Trapani si conferma la più riciclona della Sicilia. Flash mob di Legambiente Sicilia e del Circolo Legambiente Crimiso davanti al polo tecnologico di contrada Airone a Castelvetrano
- data Aprile 01, 2023
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“Rifiuti Zero, Impianti mille- no discariche, no inceneritori” con questo slogan visibile sullo striscione esibito all’ingresso del Polo Tecnologico a Castelvetrano, i volontari di Legambiente Sicilia e del circolo Crimiso hanno ancora una volta denunciato i ritardi nella riapertura dell’impianto di trattamento dell’organico di contrada Airone, fiore all’occhiello della provincia sino ad un decennio fa.
Leggi tutto»30.03.2023 – Perdite di metano in Italia negli impianti da fonti fossili: il bilancio finale della campagna di C’è Puzza di Gas realizzata da Legambiente con il supporto di Clean Air Task Force
- data Marzo 30, 2023
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Nella lotta alla crisi climatica, l’Italia deve fare i conti anche con il problema delle dispersioni di metano in atmosfera da impianti che trattano fonti fossili. Una questione su cui il Paese deve intervenire al più presto, a partire dal settore energetico, dotandosi anche di una normativa stringente per rendere monitoraggi e controlli obbligatori negli impianti. A parlar chiaro i dati di bilancio finale della campagna “C’è puzza di gas. Per il futuro del Pianeta non tapparti il naso”, realizzata da Legambiente e che, grazie al supporto di Clean Air Task Force, ha monitorato e documentato le dispersioni di metano di alcuni impianti energetici della Penisola. In particolare, in Italia su 16 impianti monitorati nel 2022 e nel 2023, tra Sicilia, Campania e Basilicata e legati prevalentemente al trasporto di gas come gasdotti, centrali di compressione, impianti di regolazione e misura di gas, pozzi e centrali di trattamento e raccolta di idrocarburi, sono stati rilevati grazie all’utilizzo di una termocamera a infrarossi “FLIR GF320” circa 150 punti di dispersioni diretti. Di questi 128 hanno a che fare con perdite, ovvero emissioni di gas fossile da bulloni, giunture, manometri, valvole, tubature e altre componenti, a testimonianza della necessità di aumentare i monitoraggi, le verifiche e gli interventi. Sono 26, in totale, invece i casi di venting (ossia di rilascio volontario di metano direttamente in atmosfera). In questo viaggio lungo la Penisola, tra gli “osservati speciali” monitorati da Legambiente il gasdotto Greenstream, in Sicilia, che collega la Libia all’Italia e la centrale di compressione di Melizzano, in Campania in provincia di Benevento, che rappresenta un’infrastruttura strategica per il Paese visto che attraverso di essa passa buona parte del gas importato dal sud Italia e spinto verso nord. In entrambi gli impianti sono state registrate perdite di metano.
Leggi tutto»16.03.2023 – Ponte sullo stretto: il decreto va in Cdm. Legambiente: “La vera urgenza da affrontare in un decreto-legge è la partenza di quei cantieri per la transizione ecologica necessari per permettere ai cittadini e alle merci di muoversi in Calabria e Sicilia come in un paese civile”
- data Marzo 16, 2023
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“La vera urgenza da affrontare in un decreto-legge è la partenza di quei cantieri per la transizione ecologica necessari per permettere ai cittadini e alle merci di muoversi in Calabria e Sicilia come in un paese civile e industrializzato e per contribuire alla lotta alla crisi climatica. Questo oggi non è garantito né agli uni, né agli altri e non sarà certo il Ponte sullo Stretto a permetterlo.
Leggi tutto»11.03.2023 – No alla proroga delle concessioni demaniali, subito le gare e i piani di utilizzo del demanio marittimo. Legambiente Sicilia: bene la recente sentenza del Consiglio di Stato, ma rimane anche inapplicata la sentenza della Corte Costituzionale 108 del 2022
- data Marzo 11, 2023
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In merito alla recente sentenza del Consiglio di Stato sulla illegittimità di ulteriori proroghe alle concessioni demaniali marittime, come già stabilito da precedenti sentenze del 2021, Legambiente Sicilia ribadisce di essere stata sempre fermamente contraria ad ogni modifica della scadenza del 31 dicembre 2023 fissata dal precedente Governo.
Leggi tutto»08.03.2023 – Osservatorio astronomico sulla Mufara: il progetto è irrealizzabile, viola divieti di inedificabilità assoluta e distrugge natura e paesaggio. Si trovino soluzioni alternative possibili
- data Marzo 08, 2023
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Le Associazioni Ambientaliste CAI, GRE, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Rangers e WWF, organizzatrici della manifestazione dello scorso 23 aprile 2022 per la tutela della Mufara, dinnanzi a notizie stampa parziali e fuorvianti ribadiscono le ragioni per le quali il progetto dell’osservatorio astronomico sulla Mufara è irrealizzabile per violazioni di vincoli di legge inderogabili.
Leggi tutto»04.03.2023 Sempre più comuni Ricicloni nell’agrigentino, ma adesso occorre un impegno straordinario per realizzare i cantieri dell’economia circolare
- data Marzo 04, 2023
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- In COMUNICATI STAMPA, Economia Circolare, Rifiuti
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COMUNICATO STAMPA
Sono 29 su 43 i comuni della provincia di Agrigento che nel 2021 hanno superato il 65% di raccolta differenziata e 4 di questi (Villafranca, Calamonaci, Lucca Sicula e Camastra) sono addirittura Comuni Rifiuti Free, ossia comuni che hanno una produzione pro capite di rifiuti indifferenziati inferiore a 75 Kg.
Tra i Comuni Virtuosi Sciacca con l’83% e Agrigento con il 71%, ma non mancano comuni che ancora sono al palo nella raccolta differenziata come Licata al 12% e Palma di Montechiaro, maglia nera regionale con un magro 3% .
I comuni agrigentini, grazie all’impegno dei cittadini virtuosi, hanno comunque avuto riconosciuto dai Consorzi di filiera del riciclo oltre 4 milioni e mezzo di euro in corrispettivi.
Questi alcuni dei dati che sono emersi nel corso dell’EcoForum provinciale sui rifiuti e l’economia circolare che si è tenuto a Ravanusa con l’obiettivo di costruire una visione comune strategica necessaria per realizzare i cantieri dell’economia circolare.
All’incontro hanno partecipato amministratori locali, esperti e operatori del settore e i presidenti delle due SRR agrigentine.
“Sono indubbiamente risultanti incoraggianti che ci indicano che siamo nella direzione giusta- dichiara Tommaso Castronovo responsabile Rifiuti ed Economia Circolare di Legambiente Sicilia – Ma bisogna fare sicuramente di più. Gli obiettivi selettivi previsti dalla normativa europea e dalla strategia nazionale per l’economia circolare ci obbligano a cambiare passo e ci spingono sempre di più verso il recupero di materia, sia a valle che a monte e ad un ricorso sempre più residuale alla discarica. Non basterà più, quindi, raggiungere il 65% di raccolta differenziata ma la misura di quanto i comuni siano stati efficaci e virtuosi sarà l’effettivo avvio a riciclo dei rifiuti. E’ quindi importante accelerare in questa direzione in cui i comuni devono continuare a svolgere insieme ai cittadini un ruolo straordinario.”
Per questo occorre puntare ad una gestione integrata e innovativa dei servizi di raccolta che vada in direzione della riduzione della produzione dei rifiuti e del recupero spinto di materia, a partire dalla implementazione del porta-a-porta che favorisca sempre di più la raccolta monomateriale e dall’introduzione della tariffa puntuale che premia chi è in grado di produrre sempre meno rifiuti. Altre misure necessarie che Legambiente propone ai comuni riguardano la promozione dei prodotti sfusi e del vuoto a rendere, coinvolgendo attivamente in questo processo la piccola e grande distribuzione, l’apertura dei centri del riuso e di preparazione al riutilizzo per rimettere in circolo oggetti e beni che, anziché finire in discarica, potranno essere destinati a scopi sociali e a famiglie bisognose ed ancora. Accelerare, inoltre, sulla creazione di un mercato dei prodotti riciclati, attraverso gli acquisti verdi (GPP) e sull’introduzione dei CAM nei bandi della pubblica amministrazione.
Così come è apparso altrettanto evidente, dall’intervento dei sindaci e dirigenti delle SRR, accelerare nella semplificazione delle procedure autorizzative per la realizzazione degli impianti di riciclo, necessari per una gestione efficiente ed economicamente sostenibile del ciclo integrato dei rifiuti.
E’ emblematico che gli impianti per il trattamento dell’organico da realizzare in provincia di Agrigento, pur essendo da tempo inseriti nei piani di finanziamento della Regione, abbiano dovuto subire almeno 3 revisioni dei prezzi a causa proprio dei ritardi nel rilascio delle autorizzazioni con evidente aumento complessivo dei costi.
“All’assessore Regionale Roberto Di Mauro– dichiara Giuseppe Alfieri presidente regionale dell’associazione – chiediamo un impegno concreto per ridurre drasticamente i tempi delle procedure autorizzative per la realizzazione degli impianti industriali per il riciclo, quelli attualmente in istruttoria alla regione e quelli che saranno finanziati dai fondi del PNRR e che dovranno giocoforza concludersi entro il 2026.”
Altrettanto fondamentale, per ridurre i costi di gestione del ciclo integrato dei rifiuti e conseguenzialmente la tariffa sui rifiuti a carico dei cittadini, sarà intervenire sulla governance del sistema riducendo le SRR a 5 come richiesto dalla corte dei conti ed eliminare i 280 ARO, di cui 26 operanti nella sola provincia di Agrigento, riportando le competenze agli ambiti ottimali con evidenti ritorni nelle economie di scala.
Sicilia Munniza Free è patrocinata da Anci Sicilia e Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti e sostenuta da :
Gold Partner Conai,
Partner Principale: Snam,
Partner sostenitori: LVS; Agesp, Asia Ambiente
Partner: Sarco, a2a, e Novamont
4 marzo 2023
L’ufficio stampa
Teresa Campagna 338 2116468
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